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Centrale a biomasse, Powercrop e cittadini attendono una risposta

FERMO - Della riconversione dell'area dell'ex Sadam e dell'ipotesi di realizzazione di una centrale a biomasse a Campiglione di Fermo si è discusso relativamente poco nelle ultime settimane. Dopo la Conferenza dei Servizi dello scorso 7 giugno, convocata dalla Provincia a seguito della sentenza del Consiglio di Stato del 14 aprile, fatta eccezione per qualche sporadica dichiarazione, l'unico atto formale è stata la mozione presentata da Giambattista Catalini, approvata all'unanimità nella seduta del 30 giugno del Consiglio comunale della città capoluogo.

E non poteva essere altrimenti, considerato che quello del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale è un passaggio tecnico che richiede estrema cautela e un grande lavoro sottotraccia. In tanti, infatti, dalle Amministrazioni pubbliche più direttamente coinvolte (da Fermo a Monte Urano, da Ponzano di Fermo a Grottazzolina) ai cittadini riuniti nel Comitato Citasfe e non solo, stanno operando per portare sul tavolo documenti che dimostrino inequivocabilmente la nocività dell'impianto proposto dalla Powercrop di Bologna.

Un passaggio importante, per quanto di carattere politico, è stata la convocazione dell'Assemblea dei Sindaci richiesta al Presidente Aronne Perugini da alcuni primi cittadini, in programma per oggi, mercoledì 6 luglio, alle 15.30. Nella mattinata di venerdì 15, poi, si ritornerà in Conferenza dei Servizi.

Restano aperti alcuni nodi sui quali sta lavorando chi, sin dalla presentazione del progetto, si è opposto fermamente alla sua realizzazione. Saranno diversi, perciò, i pareri che verranno presentati nei prossimi giorni, accompagnati da relazioni tecniche aggiornate. Ma il ruolo più rilevante, come affermato più volte dai Comuni e dal Citasfe (che rimangono moderatamente fiduciosi sull'esito del procedimento), rimane quello dell'Asur, il cui giudizio potrebbe far pendere la bilancia da una parte o dall'altra. Servono posizioni chiare e concrete, si rimarca tra una riunione e l'altra. La Powercrop, legittimamente, attende una risposta. E anche il territorio fermano.


Andrea Braconi

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