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L'intramontabile fascino del liceo. In base alle iscrizioni on line, in aumento linguistico e sportivo

MARCHE - La metà dei ragazzi marchigiani (49,8%) che si sono iscritti a una prima classe delle scuole superiori per il prossimo anno scolastico ha scelto un indirizzo liceale. Il dato si pone poco al di sotto della media nazionale, ma conferma, con un incremento annuo del 2,1%, la tendenza che vede le famiglie continuare a preferire di gran lunga questo settore del sistema di istruzione italiano.

Il dato emerge dalle prime elaborazioni effettuate sulle iscrizioni online dal sistema informativo del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca riguardanti le scuole delle Marche, che esprimono, a questa data, semplicemente le scelte delle famiglie della regione. Dopo la chiusura delle iscrizioni, conclusesi lo scorso 15 febbraio, alle scuole spetta poi il compito di verificare le domande lasciate in sospeso e accettare o smistare in altre istituzioni scolastiche quelle inoltrate.

Aumentano dunque le iscrizioni ai licei (in misura peraltro maggiore che nel resto del paese: + 2,1% contro l’1,1% di incremento nazionale), e mentre si registra una lieve flessione per quanto riguarda il liceo artistico e l’indirizzo tradizionale del liceo scientifico (rispettivamente 5,1%, – 0,4% e 15,3%, – 0,6%), aumentano significativamente gli iscritti al liceo linguistico (10,6%, + 0,7%) e allo scientifico con opzione scienze applicate (6,3%, + 0,8%) e si consolida la posizione del nuovo liceo sportivo (2,4%, + 0,5%). Crescita anche nelle preferenze per il classico (6,9%, + 0,5%).

Contrariamente al dato nazionale, che li vede attestarsi sul 30,5% delle scelte, calano nelle Marche le iscrizioni agli istituti tecnici: il 28,3% contro il 31,6% dello scorso anno. Un calo che interessa soprattutto gli indirizzi amministrativo, finanziario e marketing (7,7%, - 2,3%) e costruzioni, ambiente e territorio (1,5%, - 1,2%). Crescono invece le preferenze per gli istituti a indirizzo meccanico, meccatronico ed energetico (2,9%, + 0,2%) e tengono bene quelli con indirizzo informatica e telecomunicazioni (5,3%).

Mentre, infine, nel resto d’Italia gli istituti professionali sembrano conoscere una certa flessione nelle scelte delle famiglie (il 17,6% delle preferenze contro il 19,4% dello scorso anno), nella nostra regione si registra un aumento (+ 0,3%), per un dato complessivo significativamente superiore a quello nazionale: il 21,9%. In crescita soprattutto le preferenze per l’indirizzo servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (6,8%, +2,5%), ma anche i dati relativi agli indirizzi manutenzione e assistenza tecnica (1,7%, + 0,4%) e produzioni industriali e artigianali (1,3%, + 0,8%).

Ultima modifica il Martedì, 17 Marzo 2015 11:28

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