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Meno spiaggia, meno bagnini: le novità dell'ordinanza balneare 2015

PORTO SAN GIORGIO - Meno bagnini itineranti sulle spiagge degli stabilimenti balneari che hanno subito danni dalle mareggiate. Divieto per barche a vela, pedalò, pattini e canoe di navigare di notte. Sono due delle principali novità presenti nell'ordinanza balneare 2015. Basata sul documento dello scorso anno, l'ordinanza è stata presentata questa mattina in conferenza stampa ed entrerà in vigore il primo fine settimana di giugno.

La deroga alle concessioni balneari riguarda quegli stabilimenti che, a causa dell'erosione costiera, non potranno sistemare in spiaggia più di due file di ombrelloni. In questi casi, il bagnino itinerante, in genere presente ogni chilometro, potrà non esserci nei giorni feriali. Meno spiaggia uguale meno bagnanti, meno bagnati uguale meno bagnini. Resta invece invariata la presenza dei bagnini nelle postazioni fisse, uno ogni 140 metri. Una situazione che riguarda soprattutto Porto Sant'Elpidio, dove il mare continua a “mangiarsi” interi tratti di spiaggia, e che dà ai balneari almeno la possibilità di risparmiare sulle spese per il bagnino itinerante.

L'altra novità riguarda le imbarcazioni non a motore, che non potranno navigare dopo il tramonto. Una regola già in vigore, ma che la Capitaneria ha ritenuto utile ribadire e inserire nell'ordinanza, così da renderla nota anche a chi usa questi mezzi saltuariamente. I trasgressori potranno essere sanzionati con multe di circa mille euro.

Altre novità sono una maggiore visibilità che verrà data alla scritta “salvataggio” sui pattini utilizzati dai bagnini e l'obbligo per i bagnini di tenere addosso il fischietto.

“Scopo dell'ordinanza – ha detto il comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Porto San Giorgio, Fabrizio Saverio Strusi – è fornire alle utenze sia balneari che bagnanti un documento che regolarizzi l'uso in sicurezza del mare e che fornisca strumenti per disciplinare le situazioni critiche. Prima di scrivere l'ordinanza abbiamo incontrato i sindaci dei Comuni interessati e i balneari, in modo da rendere il documento il più partecipato possibile”.

Francesca Pasquali

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