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Finto Made in Italy, anche gli agricoltori marchigiani sul Brennero per la mobilitazione nazionale

MARCHE - Ci sarà anche una delegazione di agricoltori marchigiani domani mattina al valico del Brennero per la mobilitazione organizzata da Coldiretti. Obiettivo: denunciare gli effetti dei ritardi e delle omissioni dell’Unione Europea che - secondo l'associazione di categoria - favoriscono le speculazioni che stanno provocando l’abbandono delle campagne con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia e sull’ambiente.

Sotto accusa - dice Coldiretti - è un'Europa che chiude le frontiere ai profughi e le spalanca ai traffici di ogni tipo di schifezza alimentare, su cui si fanno affari a danno degli agricoltori e dei consumatori. Gli agricoltori sono intenzionati a controllare autobotti, camion frigo e container per smascherare il "finto Made in Italy": dai prosciutti ai pomodori, ma anche il commercio di surrogati e sottoprodotti che abbassano la qualità, come le polveri di latte e le cagliate da utilizzare per fare formaggi Made in Italy al posto del latte vero senza indicazioni in etichetta.

In assenza di regole sulla provenienza e sulle caratteristiche dei prodotti - conclude Coldiretti - la concorrenza sleale è insostenibile con prezzi riconosciuti agli agricoltori, che sono scesi al di sotto dei costi di produzione, con la drammatica chiusura delle aziende e senza alcun beneficio per i consumatori.

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