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L'export nelle Marche e nel Fermano. Crolla la Russia, crescono Germania e Francia: le esportazioni tengono

MARCHE - Tiene l'export delle micro e piccole aziende del Fermano, con una lievissima flessione nel 2014 rispetto al 2013 (-0,1%), rispetto a un dato regionale che registra un calo dell'1,1%. Secondo i dati elaborati da Confartigianato, l'anno scorso, nel Fermano, le esportazioni manifatturiere sono aumentate dell'1,3%%; di queste i tre quarti (76,5%) riguardano articoli in pelle.

Nonostante il crollo delle esportazioni nell'ultimo anno (-20,7%), quello russo resta il principale mercato estero per le aziende fermane che si confermano al primo posto, in Italia, per esportazioni sul mercato russo. L'Europa continua ad essere il principale continente di destinazione (71,5%, -0,8%) dei prodotti Made in Fermano. Oltre alla Russia (11,8%), anche Francia (10,1%, +5,6%), Germania (8,1%, +10%) e Romania (6,8%, -12,3%) restano punti di riferimento importanti per il comparto. Seguono l'Asia (17,3%, +8,3%), l'America (8,4%, -0,3%), e l'Africa (2,2%, +31,3%).

Il calzaturiero rappresenta il 13% dell'export marchigiano. Di questo, il 52% proviene dal Fermano, il 26% dal Maceratese e il16% dall'Ascolano. L'export calzaturiero fermano rappresenta il18% di quello nazionale. Quanto alle micro e piccole imprese artigiane, nelle Marche, nel 2014, sono 2.659 quelle registrate. Di queste, 1.797 nel Fermano, 731 nel Maceratese e 66 nell'Ascolano e 17 Pesaro e Urbino. Per quanto riguarda gli addetti, nelle Marche, nel 2012 erano 27.435, 33,7% del totale nazionale; di questi il 64,3% lavoravano nel Fermano e il 28,3% nel Maceratese.

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