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"Truffe e reati predatori: conoscerli per difendersi" è il titolo del convegno in programma Porto Sant'Elpidio

PORTO SANT'ELPIDIO - “Truffe e Reati Predatori: conoscerli per difendersi”. E’ questo il titolo del convegno organizzato dal Comune di Porto Sant’Elpidio con la collaborazione della Polizia di Stato che mercoledì 11 settembre alle ore 21 si terrà presso la sede del centro sociale Faleriense in via Pesaro.

Un incontro volto ad informare e sensibilizzare la cittadinanza sulla conoscenza delle principali forme di truffe e reati predatori e sulle strategie della prevenzione.

“Promuovere mirate azioni progettuali di prevenzione, sia nell’ambito della visibilità, sia in quella dell’analisi dei fenomeni sociali – spiega il Sindaco Nazareno Franchellucci - Per questo, è importante l’iniziativa organizzata con la Questura di Fermo, perché parte da una analisi oggettiva dei dati dei reati predatori in generale, quali furti e rapine, per scendere poi nel particolare di quelli commessi con artifizi e raggiri: le truffe. Questo incontro, permette da un lato di informare i cittadini con informazioni esatte e coerenti sulla consistenza dei fenomeni delittuosi, promuovendo la consapevolezza tra idea di sicurezza oggettiva e percepita, e dall’altro sono promosse azioni formative che fanno conoscere le principali strategie usate dai truffatori per raggirare le persone. Il tema della sicurezza dei cittadini è caro a questa Amministrazione ed è stato già affrontato e sostenuto nel primo mandato con l’ assessore Carlo Vallesi “

“Tutti possiamo essere vittime di una truffa, nelle modalità più disparate, - conclude l’Assessore alla Sicurezza Vitaliano Romitelli - dal finto avvocato che ci chiede soldi per nostro figlio arrestato, o dal finto esattore delle tasse comunali, o dell’azienda delle forniture del gas o dell’acqua, o telefonicamente, o da sconosciuti che si presentano come amici. Conoscere le strategie significa essere preparati, per non farsi distrarre cognitivamente da attori del crimine, i “truff-attori”, come li chiamano gli esperti della Questura di Fermo, che con i loro crimini, spesso non denunciati, portano conseguenze sulle loro vittime che non sono solamente di natura economica, ma investono l’autostima, la relazione sociale, le dinamiche intrafamiliari. Qualora commesse, poi, a danno di anziani, assumono ulteriori rilevanze.”

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