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In Mo Yang, il 1° Premio Paganini 2015 in concerto a Fermo

FERMO - A Fermo il mese di marzo si apre musicalmente con un vero e proprio evento internazionale. Domenica 6 marzo alla Sala dei Ritratti (ore 17) si esibirà un fuoriclasse del violino, il coreano In Mo Yang che nel 2015 si è imposto al Concorso “Paganini” sbaragliando alcuni dei maggiori talenti mondiali e aggiudicandosi anche il Premio del Pubblico, il premio assegnato al più giovane tra i finalisti e quello per la migliore esecuzione del brano di Musica contemporanea.

“Tra i giovani violinisti della sua generazione – (The Violin Channel) è uno dei virtuosi di maggior talento” “Yang è un musicista che lascia letteralmente a bocca aperta: nell’esecuzione riesce a produrre un suono che di volta in volta è dolcissimo, pieno di emozione, puro, pieno e rotondo, e comunque sempre misurato. (Boston Globe)

Non da meno l’artista che lo accompagna al pianoforte, Yannick Rafalimanana, anche lui vincitore di numerosi premi e recentemente impegnato a Boston con la Simphony Orchestra. Il duo proporrà un programma molto impegnativo ma al contempo piacevole che comprende tra l’altro i ”Quattro pezzi romantici” di Dvorak, la Sonata il la minore di Schumann e l’intrigante e affascinante Sonata "A Kreutzer" di Beethoven. Non resta che sedersi comodamente nell’accogliente Sala dei Ritratti e prepararsi ad ascoltare artisti di gran livello, nomi ai vertici del panorama musicale, lasciandosi avvolgere dalla magia della musica.

Originalissimo e affascinante il concerto del 27 marzo. Proprio il giorno di Pasqua, alle ore 18 nella Sala dei Ritratti andrà in scena “Ornitophonica, quando il canto degli uccelli si fa musica”. Protagonisti gli straordinari artisti dell’”Ensemble Barbero” con flauto, pianoforte, violino e violoncello. Leader dell’ensemble è Stella Barbero. Lo strumento che più si avvicina, per agilità e analogia timbrica al canto degli uccelli è infatti il flauto con tutta la sua famiglia, e Stella Barbero è appunto una flautista di rango. Un concerto con brani ispirati al canto degli uccelli composti dai più grandi musicisti di tutti i tempi. Non c’è compositore che non sia rimasto affascinato dal canto degli uccelli. Più di tutti vi si è dedicato Olivier Messiaen, che in varie parti del mondo ne ha studiato le espressioni vocali con la competenza e l’assiduità di un ornitologo professionista. Ma nel programma non manca Vivaldi e il suo concerto «Il cardellino», il già citato Messiaen con «Il merlo nero», Saint-Saens con «Il cucù in fondo al bosco», «Il cigno» (per violoncello), «La voliera», Grieg (Uccellino), Garcia Abril (Ninna nanna della cicogna), Ravel (Gli uccelli del paradiso), Granados (La fanciulla e l’usignolo) ed altri ancora.

L’orchestra Sinfonica del Conservatorio “G.B.Pergolesi” con i suoi migliori solisti sarà di scena al Teatro dell’Aquila domenica 3 aprile alle ore 18. La prestigiosa scuola musicale fermana propone come ogni anno un grande appuntamento con la sua orchestra che accompagnerà alcuni dei migliori diplomati.

Altro concerto da non perdere è quello in programma per domenica 10 aprile. Alle ore 18 alla Sala dei Ritratti Concerto&Performance dell’artista giapponese Karin Nakagawa. Un appuntamento che non mancherà di affascinare il pubblico. L’artista infatti suonerà il Koto (antico strumento giapponese che assomiglia ad una grande arpa messa in orizzontale) e si produrrà una vera e propria performance con musica, canto e costumi originali giapponesi. Karin è una delle più celebri artiste giapponesi, con il suo antico e rarissimo strumento tiene concerti in tutto il mondo e proprio in questi giorni ha ricevuto la nomination al Grammis Awards 2016. Una ventata di oriente nella Stagione Concertistica fermana. Un omaggio alla musica di un paese lontano in occasione del 150° anniversario della firma del trattato di amicizia tra Italia e Giappone. (cm)

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