PORTO SAN GIORGIO – "Ci siamo guardati intorno e quello che abbiamo visto è una società a cui spesso manca il sorriso. Dato che camminare o correre, per chi lo fa, è motivo di soddisfazione, abbiamo pensato di organizzare una passeggiata dell'ottimismo". Usa queste parole il presidente dell'Aia (Associazione arbitri italiani) di Fermo per presentare Run&Smile, letteralmente "corri e sorridi", la maratona aperta a tutti che si terrà domenica 31 maggio dalle ore 9.30 sul lungomare di Porto San Giorgio.
Nata nel 2004 all'interno della Maratona del Piceno, la gara si è consolidata negli anni e nel 2012 ha visto la partecipazione di trecento arbitri provenienti da tutta Italia. Quando la gara "madre" è stata spostata a settembre – periodo proibitivo per i "fischietti" – gli arbitri si sono presi una pausa, per ripartire quest'anno con un evento nuovo e "tutto loro", patrocinato dall'UsAcli (Unione sportva Acli), a cui hanno per ora aderito circa cento arbitri.
"L'Aia – ha detto Bracalente – è sempre stata vista come un'associazione chiusa, ma ora le cose stanno cambiando: abbiamo voglia di farci conoscere e di far capire che gli arbitri sono sì parte del mondo del calcio, ma sono anche persone con una vita normalissima. C'è molto in comune tra chi corre e chi arbitra: entrambi, nello svolgere queste attività, sono soli con loro stessi e devono trovare dentro loro la forza per arrivare alla fine del percorso".
Oltre alla maratona, competitiva e non, domenica sulla spiaggia si terrà una passeggiata non agonistica di quattro chilometri coordinata dall'associazione di Nordic Walking "Valli della Marca".
"Una giornata sportiva importante", l'ha definita il sindaco Nicola Loira che, durante la presentazione dell'evento, ha aggiunto: "La speranza è che sia la prima di una lunga serie di iniziative frutto della collaborazione di diverse realtà e che possa consolidarsi e diventare un appuntamento fisso della primavera sangiorgese".
A sottolineare il risvolto sociale della manifestazione è stato l'assessore allo Sport Valerio Vesprini: "Ritrovarsi insieme, camminare o correre insieme – ha detto – è un significativo momento di aggregazione in un'epoca in cui a farla da padroni nei rapporti tra le persone sono i social network".
Francesca Pasquali