PALLAVOLO – Non sempre il tabellone racconta tutto. Davanti ai 4332 spettatori del Palas di Verona, la Yuasa Battery Grottazzolina parte forte, sogna per lunghi tratti del primo set, ma alla fine deve arrendersi alla potenza e alla profondità di una delle grandi del campionato. Finisce in tre set, ma non è una sconfitta che cancella il percorso. L’approccio di Magalini e soci è di quelli giusti: battuta, coraggio, personalità. La Yuasa resta avanti fino al 17-18 del primo parziale (anche 12-16), dimostrando di poter stare dentro la gara anche contro un avversario costruito per puntare allo scudetto. Poi emergono i colpi pesanti di Verona, il turno in battuta di Darlan cambia l’inerzia e, da lì in avanti, la qualità dei padroni di casa fa la differenza.
Coach Massimiliano Ortenzi legge la gara senza alibi, nonostante l’ennesima difficoltà dell’ultimo minuto: l’indisponibilità di Marchisio, costretto a dare forfait poche ore prima del match.
«L’approccio è stato buonissimo – spiega –. Poi, alla lunga, abbiamo fatto fatica a mettere giù la palla e con squadre così lo paghi. Con Verona è complicato fare cambio palla e anche nella fase break non riuscivamo a incidere come volevamo». Eppure, in una serata che sulla carta poteva sembrare proibitiva, c’è qualcosa che resta impresso più di ogni punto: il calore del popolo Yuasa. Tanti tifosi arrivati dalle Marche, rumorosi, presenti, orgogliosi. Un muro umano che ha fatto sentire la squadra a casa anche a centinaia di chilometri di distanza.
«Sono felicissimo della presenza dei tifosi – sottolinea Ortenzi – hanno capito che la strada è questa: sostenere la squadra, sempre. Anche nei momenti difficili».
Il pensiero corre già alla prossima sfida, quella del 4 gennaio contro Cisterna, appuntamento chiave per provare a riaprire il campionato. Una gara da affrontare tutti insieme, squadra e ambiente, con la consapevolezza che il lavoro quotidiano può ancora fare la differenza. Si chiude così l’anno solare della Yuasa Battery Grottazzolina, un 2025 intenso, carico di emozioni contrastanti. Un anno che ha portato questa piccola, splendida realtà sui palcoscenici più importanti del volley nazionale. Solo pochi anni fa, pensare di vedere Grottazzolina sfidare le big mondiali sembrava un sogno lontano. Oggi è realtà.
«Essere in un palas come quello di Verona non è affatto scontato – conclude Ortenzi – dobbiamo goderci tutto questo. È il frutto di un grande lavoro che arriva da lontano. È vero, il presente ci dice che dobbiamo fare di più per restare dove siamo, ma dietro c’è tantissimo di buono. Salutiamo il 2025 con un mix di emozioni: ci sarebbe piaciuto un finale diverso, ma ora guardiamo avanti». Perché il viaggio della Yuasa non si ferma qui. E questa stagione ha ancora molte storie da raccontare.