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La Fermana batte il Campobasso e riaccende le speranze dei tifosi

CALCIO - Torna a vincere davanti al pubblico di casa la Fermana, che con un gol di Molinari sul finale del primo tempo si impone di misura sul Campobasso, portandosi a 16 punti e iniziando al meglio un mese fitto di impegni. Tra due giorni si accenderanno di nuovo i riflettori sul Recchioni, quando alle 18 di mercoledì scenderanno in campo Fermana e Recanatese, per il recupero della gara rimandata a causa del sisma del 30 ottobre.

Giusto pensare subito al già vicinissimo e difficile impegno, senza però dimenticare e archiviare troppo in fretta la gara andata in scena ieri. Una vittoria importante per il morale della truppa di mister Destro, che in sala stampa ha ricordato l’importanza dell’aspetto mentale oltre che quello fisico per portare a casa i risultati: "Abbiamo avuto diversi esordi", ha detto. "Siamo contenti per il risultato perché questo gruppo e questi ragazzi meritavano i tre punti e la vittoria. Tutti hanno sempre lavorato duramente, l’impegno non è mai mancato. Abbiamo avuto un momento difficile, dato da un mese in cui praticamente la nostra classifica non si è mossa. Metabolizzare due sconfitte e due settimane senza scendere in campo non è facile, anche se capiamo lo stato d’animo dei tifosi".

"Per esprimersi al meglio - ha continuato - servirebbe un ambiente compatto, che dia modo ai nostri giocatori di entrare in campo sereni, senza pressioni o timori. Di questo abbiamo bisogno e per questo voglio fare a tutti un grande elogio: oggi contava solo vincere, ma siamo stati anche bravi a gestire la gara e non commettere errori, senza mai rischiare nulla”.

Nell’arco dei 90 minuti infatti il Campobasso non si è reso mai davvero pericoloso, mentre in un paio di occasioni i padroni di casa potevano mordersi le mani per non aver concretizzato un raddoppio che avrebbe consentito un finale meno concitato (9’st e 30’ st Molinari, 33’st Marolda). Finale comunque controllato in maniera agevole, con i lupi ridotti in nove (espulsi Meduri e De Matteis), spinti soltanto dalla cieca forza dell’orgoglio, e con mister Novelli allontanato dalla panchina anzitempo per proteste.

La Fermana aveva già fatto sua la gara alla mezzora del primo tempo, quando il tecnico piemontese, dal 4-3-3 varato in avvio, era passato a un più funzionale 4-4-2 con Mariani e Omiccioli new entries al centro della mediana con Petrucci e Marti sulle ali. Cremona, fino a quel momento sacrificato sulla fascia, salito ad affiancare in avanti il bomber argentino: pochi minuti (42’pt) e il “cannibale” dell’area di rigore, così soprannominato dalla stampa vista la voracità in area, aveva infranto il tabù e, servito dalla spina nel fianco di qualsiasi squadra avversaria, l’inesauribile Petrucci, aveva siglato il gol partita finalmente sotto la Duomo.

“Avevamo bisogno tutti di tornare a gioire - ha detto Molinari nel post gara- siamo un grande gruppo che sa reagire. Il campionato è lungo e questo mese ci darà grandi indicazioni. Sono contento per il primo gol a segno sotto la curva dei nostri tifosi, ma ancora di più perché è servito a conquistare tre punti fondamentali”.

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