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Fermana–Matelica, sfida da crocevia in un campionato senza padroni

Foto da pagina Facebook Fermana FC

CALCIO - Con l’undicesima giornata si oltrepassa già il primo terzo del campionato d’Eccellenza, un punto nel calendario che di solito definisce orientamenti e ambizioni. Quest’anno, però, il torneo continua a sfuggire a ogni tentativo di classificazione: non ha un padrone, non ha una squadra che segna il ritmo, ma si impone come un campionato aperto, livellato, avvincente, nel quale ogni risultato pesa come fosse una svolta.

La fotografia è nitida: in vetta ci sono KSport Montecchio e Urbania, entrambe a 17 punti. Dietro di loro, racchiuse in appena quattro lunghezze, si affollano dodici squadre.
In nessun altro torneo marchigiano il margine tra zona alta e zona rossa è così esiguo: una vittoria può rilanciare, una sconfitta può risucchiare.
In questo equilibrio la Fermana si presenta da squadra da playoff, con 15 punti e con un primato significativo: i gialloblù hanno il miglior attacco del campionato, 17 reti segnate, a pari merito con la Fermignanese.
Un dato che conferma la qualità del reparto offensivo, ma che al tempo stesso convive con un limite evidente.
La società, per voce del direttore sportivo Sergio Filipponi, ha ribadito più volte che l’obiettivo è disputare un campionato da protagonisti. E proprio per questo – per l’ambizione dichiarata – certe amnesie non possono essere considerate fisiologiche.
Il gol incassato domenica dalla Sangiustese, nell’unico tiro in porta concesso, replica una dinamica già vista qualche settimana fa in casa contro la Fermignanese: piccoli blackout, decisive distrazioni, fragilità improvvise. Per una squadra che vuole stare stabilmente nella parte alta della classifica, sono errori che non possono essere tollerati.
Gentilini lo sa bene: serve maggiore lucidità nei momenti caldi e più cattiveria nel concretizzare una produzione offensiva che, per volume, meriterebbe ben altri rendimenti.
Il Matelica, un punto dietro, vive una fase di rallentamento. L’ultima vittoria risale al 28 settembre (2-1 contro il Chiesanuova), poi sono arrivati quattro pareggi e due sconfitte.
È una squadra compatta ma poco incisiva nell’ultimo tratto di campo: non è un caso che le ultime due gare siano terminate 0-0.
La formazione dell’ex portiere gialloblù Paolo Ginestra crea discreto volume di gioco, ma fatica a trovare la stoccata che cambia il corso delle partite.
A questo si aggiunge l’eliminazione in semifinale di Coppa Italia Eccellenza contro il Montecchio di Protti, che ha cancellato uno degli obiettivi dichiarati della presidentessa Sabrina Orlandi, lasciando inevitabilmente scorie fisiche e psicologiche.
Le ultime 48 ore hanno definito un doppio movimento ufficiale di mercato.
È arrivata l’ufficialità della partenza dell’attaccante Simone Solinas, che non farà più parte della rosa: la società lo ha salutato con un messaggio di ringraziamento per la serietà dimostrata.
Contestualmente è stato annunciato il tesseramento del centrocampista Luca Lischi, classe 1996, giocatore esperto e con un curriculum di primo livello: tre stagioni in Serie D con la Sangiovannese,
sette stagioni all’Aquila Montevarchi tra D e C,l’ultima annata nel Terranuova Traiana.Un profilo strutturato, utile per dare equilibrio e presenza al centrocampo.
Per cercare di riportare più tifosi allo stadio, la società ha abbassato il prezzo della tribuna ovest da 15 a 12 euro. Una decisione ponderata dopo le critiche delle ultime settimane, giudicando eccessivo il costo precedente per una partita di Eccellenza.
La scelta non cambia la posizione della tifoseria organizzata, che ha deciso – per protesta verso la proprietà – di non seguire la squadra in casa ma resta presente e rumorosa in trasferta, come dimostra la recente prova di Monte San Giusto.
E tuttavia, pur nel massimo rispetto di questa scelta, esiste un’altra parte della città: quella dei tifosi che si erano allontanati dopo stagioni difficili, delle passioni che si erano assopite.
Questa Fermana, giovane, intensa e ben oltre le aspettative della vigilia, potrebbe rappresentare il momento giusto per riaccendere quell’entusiasmo.
Perché in un campionato tanto equilibrato, il pubblico può davvero incidere: può essere un valore aggiunto, una spinta emotiva capace di orientare l’esito di partite decise spesso da dettagli minimi.
La giornata annunciata come soleggiata e mite potrebbe contribuire a riportare calore al “Bruno Recchioni”.
Fermana–Matelica va oltre il semplice peso dei tre punti. È una partita che misura le ambizioni, la solidità mentale e la capacità di entrambe le squadre di emanciparsi dall’equilibrio generale del campionato.
In un torneo così compresso, non basta restare agganciati. Occorre provare a staccarsi. Fermana e Matelica arrivano a questa sfida sapendo che non basterà resistere all’equilibrio: bisognerà superarlo, con quella lucidità e quella continuità che, finora, entrambe hanno soltanto sfiorato.
Paolo Catena
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