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La musica per portare bellezza anche dietro le sbarre. Si è concluso il percorso formativo

FERMO - Si è concluso mercoledì 5 giugno, grazie al sostegno della Fondazione Caritas in Veritatae, il corso di musica nella Casa di Reclusione di Fermo, a cura del Cantiere Musicale di Porto San Giorgio. Tre mesi di lezioni tenute da Manuel Coccia, che ha accompagnato i detenuti che hanno seguito il corso nell'apprendimento dei primi rudimenti di chitarra e pianoforte.

“I partecipanti si sono dimostrati curiosi, attivi e molto propositivi. Partendo da brani a loro noti – spiega Coccia - si è riusciti a stimolare un interesse costante per tutta la durata del corso, che ha permesso loro di apprendere le nozioni base della musica e degli strumenti, riuscendo anche ad eseguire alcuni brani in piccoli gruppi da tre o quattro persone. Sotto il profilo umano è sicuramente un'esperienza molto intensa, che sottintende, prima di tutto, un rapporto di fiducia reciproca e una buona capacità di "ascolto" dell'altro: aspetti che devo dire non sono mancati sia da parte mia che degli allievi, oltre che da parte di tutto il personale”.

“Siamo onorati di poter collaborare per il terzo anno con la Casa di Reclusione. Per il Cantiere Musicale – aggiunge il vice presidente Stella Alfieri – è fondamentale portare avanti attività di questo tipo, progettualità possibili soprattutto grazie alle competenze dei professionisti coinvolti. Ci tengo a ringraziare la direttrice Eleonora Consoli, il dottor Nicola Arbusti e l'operatrice Lucia Tarquini, oltre che il personale tutto, per il lavoro che svolgono in un contesto così delicato e per l'attenzione e la volontà di realizzare il corso. Chiudiamo questo ciclo di lezioni non senza emozione, consapevoli di essere riusciti a comunicare grazie ad un mezzo potente come la musica, ma soprattutto di aver vissuto un'esperienza di grande impatto umano”.

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