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L'arte del muratore: migranti residenti nel Fermano protagonisti del corso di formazione

MARCHE - Quello edile è sicuramente un lavoro impegnativo, ma capace di regalare grandi soddisfazioni a chi sceglie di viverlo. Come i migranti con protezione internazionale che hanno preso parte al corso per operaio edile, promosso da Nuova Ricerca Agenzia Res e On The Road in collaborazione con l'Ente Scuola Edile CPT di Ascoli Piceno e Fermo.

“Siamo in un periodo di boom per l'edilizia, soprattutto nei nostri territori - ha ricordato Roberto Rossetti, imprenditore edile e presidente del CPT -. C'è stata un'accelerazione importante da parte dell'Ufficio Ricostruzione delle Marche, basti pensare che a fine aprile siamo arrivati a 2.400 nuovi decreti per la ricostruzione pesante. Oltre alle attività ordinarie, il 110% ha portato una richiesta di manodopera importante e a fine anno ci ritroveremo ad avere migliaia di cantieri. Ci sono però poche imprese e pochissimi operai, per cui stiamo lavorando come scuola per mettere sul mercato nuova forza lavoro. Per questo corso non ci aspettavamo una partecipazione così intensa e precisa da parte dei ragazzi, che si sono dimostrati veramente seri e rispettosi. Ragazzi che hanno imparato ad entrare e a stare in un cantiere, a fare muri, intonaci, massetti e ad apprendere altre nozioni. Da parte nostra c'è la volontà di far crescere certe figure all'interno delle aziende, come eravamo abituati a fare una volta”.

Lunedì, ha rimarcato, partirà un'altro corso di formazione per operai edili di 600 ore rivolto a 17 persone. “Con USR Marche e Regione stiamo lavorando ad altri 12 corsi altamente professionalizzanti, come per l'utilizzo di fibre di carbonio, materiali termoisolanti, cappotto ed altro ancora. Un'attività che andrà a toccare oltre 1.000 unità all'anno e che dovrebbe durare 5 anni”.

“Le imprese edili, visto l'aumento del lavoro legato alla ricostruzione post sisma e ai bonus stabiliti dal Governo, stanno cercando manodopera - ha spiegato Paola Senesi, vice presidente dell'ente bilaterale, in cui siede per la parte sindacale in rappresentanza della Fillea-Cgil -. Così, insieme alle cooperative abbiamo immaginato di costruire un percorso che desse prospettiva ai ragazzi che hanno scelto il nostro Paese e le nostre province per costruirsi un futuro ed una stabilità”.

Sono state circa 400 le ore di formazione, svolte dal mese di febbraio sia in cantiere che nelle aule. “Oggi stiamo definendo le aziende che hanno fatto richiesta di manodopera formata alla scuola edile, immaginando il percorso successivo, cioè un inserimento che inizierà con il tirocinio formativo. Le imprese li accoglieranno per circa 2 mesi, integrando parzialmente l'indennità e fornendo loro una copertura assicurativa. Stiamo ragionando anche con l'Ufficio Ricostruzione su diversi altri progetti, non solo con ragazzi stranieri: è importante avere una manodopera formata e qualificata, oltre a tecnici specializzati”.

Lara Carosi, responsabile dell'Area Lavoro e Formazione di On the Road, ha voluto ringraziare Nuova Ricerca Agenzia Res per il coinvolgimento in quella che ha definito “un'idea innovativa e fuori dai soliti canoni della formazione”. “Ci sembrava funzionale rispetto alle diverse prese in carico maschili che abbiamo. Quindi, quale occasione migliore per ripartire con un nostro ragazzo? Inoltre, ci siamo trovati benissimo con la scuola di formazione. Ripartire dall'edilizia credo sia un'occasione di grande crescita nei nostri territori”.

All'incontro con i giornalisti è intervenuto anche Mario Toppi, responsabile dell'Area Lavoro di Nuova Ricerca Agenzia Res. “Abbiamo accettato con grande entusiasmo ed impegno questo percorso, perché ci è sembrato andasse incontro agli obiettivi rispetto ai nostri beneficiari, cioè migranti con protezione internazionale per i quali possono essere messe in atto alcune attività di formazione in vista di una possibilità di inserimento. Da parte degli allievi dei ragazzi c'è stato molto impegno, su 10 ragazzi, 2 provengono da Martinsicuro e Grottammare, gli altri invece dai nostri progetti di accoglienza nel fermano, ossia Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant'Elpidio. Nonostante la distanza non sono mai venuti meno all’impegno di alzarsi prestissimo ogni mattina e non hanno saltato neanche un giorno di corso nella scuola di Ascoli”.

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