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Giovani impegnati nella tinteggiatura del sottopasso e nella cura del verde di piazza Gaslini: al via l’iniziativa “Ci sto? Affare fatica!”

PORTO SAN GIORGIO - Anche il Comune di Porto San Giorgio aderisce al progetto “Ci sto? Affare fatica! Facciamo il bene Comune” finanziato dalla Regione e dal Dipartimento per le Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio del Ministri e sviluppato in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato delle Marche.

L’iniziativa ha l’obiettivo di educare le giovani generazioni a un processo virtuoso di custodia del proprio territorio e contesto urbano fornendo preziose occasioni per sentirsene responsabili anche attraverso la partecipazione della comunità adulta.

Il progetto prevede il coinvolgimento di giovani di età compresa tra i 14 e 21 anni con attività dedicate alla valorizzazione e promozione del contesto cittadino che si svolgeranno dal lunedì al venerdì, sotto la supervisione di tutor, dal 7 all’11 luglio. Ai partecipanti saranno successivamente consegnati i “buoni fatica” sotto forma di buoni acquisto spendibili nei negozi territoriali convenzionati (75 euro per i giovani del gruppo e 150 euro per i tutor).

E’ possibile iscriversi nell’apposita sezione presente sul sito www.cistoaffarefatica.it.

Per il ruolo di tutor (dai 22 ai 35 anni) è attiva la piattaforma

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSftWQA1lJ85itouswAGkYYOavEhE2EfByQYs79HEc6XGxJ4qA/viewform .

I ragazzi saranno impegnati nella tinteggiatura delle pareti del sottopasso pedonale in corrispondenza di piazza Gaslini (tra via Resistenza e via XX Settembre) e nella cura del verde di piazza Gaslini.

“Un progetto che mette al centro i nostri giovani e che rappresenta un prezioso contenitore in grado di coinvolgerli attivamente in termini sociali, culturali, partecipativi e di crescita – ha detto l’assessore alle Politiche Sociali Carlotta Lanciotti -. Lo scopo del progetto è stimolare i ragazzi a valorizzare al meglio il tempo estivo attraverso attività concrete di volontariato, cittadinanza attiva e cura dei beni comuni con il coinvolgimento del mondo del terzo settore”.

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