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Cura delle strade e verde pubblico: lavori di pubblica utilità per i detenuti

FERMO - Un progetto che si rinnova e che vede ancora una volta come obiettivo quello di dare la possibilità ai detenuti della casa di reclusione di Fermo di svolgere lavori di pubblica utilità all’esterno della struttura. Sulla base di una convenzione sottoscritta fra Comune, Casa di Reclusione e Fermo Asite da oggi un detenuto ha iniziato ad occuparsi, a titolo gratuito, per quattro ore al giorno, dalle ore 7 alle 11.00, della cura delle strade e del verde pubblico nelle vicinanze della Casa di reclusione di Fermo. La convenzione fra Comune e Casa di Reclusione è stata rinnovata nei giorni scorsi ed ha già visto in precedenza altri detenuti svolgere lavori di pubblica utilità.

Il contenuto della convenzione (la prima era stata sottoscritta nel 2015, cui ne sono seguite altre) fra Amministrazione Comunale e Casa di Reclusione, concretizza quanto contemplato da un protocollo d’intesa nazionale fra il Ministero della Giustizia e l’Anci del 2012 e prevede che l’Amministrazione Comunale di Fermo metta a disposizione dei detenuti della struttura penitenziaria di Fermo opportunità per lo svolgimento di lavori all’esterno (art. 21 dell’ordinamento penitenziario) di pubblica utilità. I detenuti vengono scelti per i loro comportamenti e la loro condotta ed i nominativi individuati e proposti al magistrato di sorveglianza che ne autorizza e approva il coinvolgimento in questo progetto.

Ad incontrare il detenuto il Sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, la Direttrice della Casa di Reclusione Eleonora Consoli, l’Assessore alle Politiche Sociali Mirco Giampieri, l’assessore all’ambiente Alessandro Ciarrocchi, il responsabile dell’area trattamentale Nicola Arbusti, il Comandante della Polizia Penitenziaria Commissario Capo Loredana Napoli e Alice Andrenacci, vice Presidente della Fermo Asite.

Una progettazione che continua e che si rafforza – ha detto il Sindaco Calcinaro - per questo c’è il grande ringraziamento ad Asite e Casa di Reclusione. Credo che questo sia la possibilità di far sì che ci sia anche una restituzione da parte di alcuni reclusi che già hanno dimostrato una condotta più che eccellente, una logica insomma restituiva rispetto alla comunità e d’altra parte anche una possibilità che si dà seppur gratuitamente, seppure senza retribuzione, però di riprendere un contatto con la vita all’esterno dell’istituto. Credo che questo sia l’ennesimo passo, già sono stati fatti in precedenza con un servizio reso molto bene con grande soddisfazione dei residenti nei dintorni, con un rapporto umano che si era andato ad instaurare in maniera molto positiva”

“Esprimo soddisfazione per questo protocollo, nell’ambito del programma di recupero e reinserimento elaborato dall’istituto penitenziario, che si rinnova e auspico di incrementare anche con altre forme e progetti i rapporti di collaborazione con il Comune” – ha detto la direttrice Consoli.

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