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"Ricominciamo da... scuola": progetto diretto all'educazione emotivo-relazionale

FALERONE - “Ricominciamo da… scuola” è un progetto formativo, in svolgimento in questo anno scolastico, rivolto agli insegnanti dell’Istituto Scolastico Comprensivo di Falerone, che comprende i plessi di Servigliano (dove si tengono i corsi), Falerone, Massa Fermana, Montappone e Monte Vidon Corrado.

Un percorso che introduce nella scuola l’educazione emotivo-relazionale, con l’obiettivo di far acquisire ai bambini e ai ragazzi le life skills, quelle competenze che permettono di vivere al meglio le proprie possibilità, di avere una qualità della vita soddisfacente e di creare una strategia per l’elaborazione di un vissuto traumatico interiore, specialmente dopo il terremoto. Progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno nell’ambito del piano pluriennale 2017/2019 e realizzato dall’associazione Wega di Amandola.

Il progetto, seguito da pedagogisti, psicologi e counselors, è strutturato con un corso di comunicazione verbale ed uno non verbale ovvero del corpo, con un periodo esperienziale di accompagnamento e tutoraggio dell’insegnante nell’applicazione delle competenze acquisite, infine con due convegni con psico-pedagogisti di rilievo nazionale che si terranno presso nella sede della Bottega del Terzo Settore della Fondazione Carisap ad Ascoli Piceno, dove si è anche svolta la presentazione ufficiale del progetto con la presenza del presidente di Wega Domenico Baratto e della vice dirigente dell’Isc Maria Rita Frinconi. «Un’iniziativa nata e concordata con le scuole – dice Baratto – che deriva dall’esigenza degli insegnanti di acquisire gli strumenti necessari per gestire l’emotività e la crescita emotivo-comportamentale degli allievi».

La necessità impellente di questo tipo di formazione per i docenti è rimarcata dalla Frinconi. «La scuola, in genere, - dice - si trova sempre in difficoltà nel gestire il lato comportamentale dei bambini e ragazzi, poiché è un aspetto complesso e con più sfaccettature. Competenze che in genere non vengono acquisite nel normale percorso formativo dei docenti».

L’esigenza di acquisire adeguate competenze in questo delicato aspetto educativo è dimostrata anche dal fatto che su 15 posti previsti nel progetto ci sono state oltre 60 adesioni volontarie da parte degli insegnanti dell’Isc, tanto da dover modificare l’organizzazione didattica. I vantaggi di questo tipo di formazione per gli insegnanti riguardano la capacità di ascolto empatico per riconoscere i bisogni reali dei bambini e ragazzi, la conoscenza e l’uso di strumenti educativi idonei a gestire le situazioni di emergenza, la capacità di riconoscere e valorizzare la dimensione affettivo-emozionale nei processi di apprendimento, il miglioramento delle proprie competenze comunicative, il benessere scolastico. Per gli allievi il miglioramento del proprio stato emotivo, la comunicazione del proprio vissuto tra pari e con adulti significativi, la capacità di elaborare il trauma attraverso il raccontare e il raccontarsi, le life skills.

Un progetto che la Frinconi si augura possa continuare anche in futuro.

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