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Per capirsi meglio. Presentato il dizionario multilinguistico per le scuole del Fermano

FERMO - "Mai costruire muri, soltanto ponti!". Parole chiare quelle pronunciate da Papa Francesco nel suo recente viaggio a Sarajevo, poi rimbalzate su tutti i mezzi di informazione. Un invito ad aprirsi al prossimo, quello fatto dal Papa, a stabilire un contatto con chi non si conosce. Parole, dal forte valore simbolico, ma parole. Difficili da mettere in pratica nella realtà di tutti i giorni, una realtà fatta di steccati che continuano ad essere tirati su. Ma una realtà con cui bisogna fare i conti, a partire dalla scuola, dove le classi sono sempre più formate da bambini e ragazzi provenienti da Paesi diversi e dove rapportarsi con culture, usi e lingue diverse non è più una scelta ma una necessità.

In queste situazioni la differenza linguistica diventa un ostacolo spesso insuperabile, soprattutto se si vuole andare oltre le basi della comunicazione e tentare una conoscenza più approfondita. Per facilitare la comunicazione tra gli alunni delle scuole, nel Fermano da qualche mese è partito un progetto per costruire un dizionario multilingue scritto dagli stessi studenti. Un'idea nata più di dieci anni fa all'interno dell'Isc Betti, che aveva portato alla costituzione di un vocabolario multimediale grafico e linguistico fatto di circa quattrocento parole.

Un'idea "rudimentale" ma efficace che ora è stata sviluppata grazie ad un progetto finanziato dall'Agenzia nazionale giovani (quasi 45mila euro, a cui si sono aggiunti 15mila euro messi dalla Provincia) e ad un bando promosso all'Upi (Unione delle province d'Italia). Un progetto che ha visto coinvolte tre realtà scolastiche (Iti Montani, Isc Fracassetti-Capodarco e Isc Betti), quattro mediatori interculturarli e circa mille alunni.

Ognuno ha fatto la sua parte. Gli studenti dell'Iti (5^ A e B indirizzo Informatica), insieme ad alcuni ex allievi dell'isituto, si sono occupati della parte tecnica, sviluppando il sito web per accedere ai dati e il database con le informazioni che possono essere cercate. Gli alunni dei due Isc, con l'aiuto dei mediatori, hanno individuato e tradotto i vocaboli che saranno inseriti nel dizionario.

"Un progetto – l'ha definito la preside dell'Iti Margherita Bonanni durante la presentazione di stamattina – che ha messo in evidenza l'avanzatissimo livello tecnologico della scuola e la validità dei suoi docenti. Si tratta di un lavoro che coincide in pieno con un nostro principio cardine: "sapere e saper fare per saper essere". La vera cultura, infatti, è quella che ci trasforma e che ci permette di cambiare atteggiamento nei confronti di ciò che ci circonda, così da diventare cittadini accoglienti e propositivi in grado di dialogare con culture anche molto diverse dalla nostra".

A spiegare il funzionamento del vocabolario multulingue è stato il prof. Mauro Tomassetti dell'Iti Montani. "Oltre che utile sotto l'aspetto della comunicazione tra culture – ha detto – per gli studenti che l'hanno realizzato è stata un'esperienza coinvolgente e altamente professionalizzante. Il vocabolario è concepito come uno strumento didattico rivolto alle scuole, che possono consultarlo e aggiornarlo. La ricerca di un vocabolo può essere fatta per parole e per categorie: nel primo caso la parola può essere cercata in base all'iniziale o digitandola per intero; in entrambi i casi, una volta individuato, accanto al vocabolo compaiono una foto che lo rappresenta, una definizione e un link a Wikipedia; cliccando sulle bandiere, è possibile ascoltare la pronuncia del termine nelle lingue in cui è stato tradotto (romeno, cinese, albanese, indopachistano, francese, inglese, spagnolo e italiano). Le parole, inoltre, possono essere cercate per categorie, cioè per aree tematiche".

Per ora il sistema è in fase di test, ma entro un paio di settimane dovrebbe essere operativo e a disposizione delle scuole del Fermano. "Mettere on line questo strumento – ha concluso Ezio Donzelli, ex assessore all'Integrazione della Provincia e sostenitore della prima ora del dizionario multilinguistico – significa dare a tutti la possibilità di usufruire di un mezzo utile per mettere in atto concrete politiche migratorie".


Francesca Pasquali

Facebook: Beactive: parole attive

Ultima modifica il Martedì, 16 Giugno 2015 20:21

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