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Liceo Classico e ITI Triennio di Fermo: incontro dei genitori per discutere di sicurezza

PORTO SAN GIORGIO - I genitori degli studenti del Liceo Classico e dell’Istituto Tecnico Industriale Montanti di Fermo sono invitati sabato 15 settembre alle ore 18 presso l’Istituto Canossiane di Porto San Giorgio, in Via Maddalena di Canossa 3, per concordare le iniziative da intraprendere per tutelare l’incolumità e la sicurezza dei propri figli. Interverrà l’Avv. Claudia Cardenà del Foro di Ancona, esperta di diritto amministrativo e nelle azioni di responsabilità dei pubblici funzionari .

Scrive il Comitato Scuole Sicure di Fermo: "abbiamo sperato fino all’ultimo che Provincia e Comune di Fermo, proprietario dell’immobile di Via Leopardi, scongiurassero l’ingresso degli studenti nelle “troppo” storiche sedi del Liceo Classico A.Caro e del “triennio” dell’Istituto Tecnico Industriale Montani, che presentano evidenti criticità tanto che riapriranno solo parzialmente, con lavori di messa in sicurezza effettuati e da effettuare, spazi interdetti, aule sotto sequestro, deroghe alle norme antincendio e la necessità di ulteriori interventi programmati per i prossimi anni. Una situazione paradossale che si aggiunge al fatto che per il Liceo Classico sono già stati finanziati 6,5 milioni di euro e approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di una nuova sede mentre per l’ITI triennio sono stati stanziati 4,5 milioni di euro per lavori di adeguamento sismico, che avrebbero consigliato l’individuazione di sedi alternative e provvisorie già da questo anno scolastico.

Sconcerto aumentato dall’aver appurato che difficoltà operative o il disagio di un lavoro straordinario necessario per adattare altre destinazioni o i locali del Polo Scolastico impropriamente utilizzati dalla Provincia (spostare i server della provincia, oppure di reperire spazi per effettuare i consigli comunali, oppure di adattare i locali attualmente liberi nella ex questura) hanno finito per prevalere sulla esigenza di sicurezza degli studenti, anche rispetto ai probabili futuri eventi sismici e nonostante una strage sfiorata proprio a causa della stessa propensione alla sottovalutazione dei rischi".

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