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Un sostegno fondamentale per il fine vita. L'attività dell'associazione "L'Abbraccio"

MONTEGRANARO - “Offriamo un po’ del nostro tempo, della nostra umanità a persone speciali, in un reparto speciale che le ha accolte, che ha accolto i loro familiari nell’ottica di una cura che possa garantire una migliore qualità di vita, fino alla fine”. Queste le prime parole al Corriere News di Rosanna Vitali, volontaria dell’Associazione L’Abbraccio che da anni opera all’interno dell’Hospice “La Farfalla” di Montegranaro, struttura che ospita malati oncologici, collegata al reparto di Oncologia dell’ospedale “Murri” di Fermo.

La nostra associazione è composta da circa 30 volontari operativi e 100 soci che contribuiscono economicamente. Abbiamo due mission: la prima è portare sollievo, operando all’interno del reparto, offrendo solidarietà, accompagnamento agli ospiti e ai familiari che sono sottoposti ad un vero calvario; la seconda è fare informazione sul territorio perché è importante che il malato oncologico in fase terminale riceva le cure appropriate da tutti i punti di vista, sociale, psicologico, fisico. Come operiamo? Andiamo dalle persone, l’approccio non è facile, l’aggancio ce lo dà il cibo, portiamo la merenda, la pizza… e così rompiamo il ghiaccio, si crea un ambiente quasi familiare. All’interno dell’Hospice il paziente è accolto in stanze singole e confortevoli, così riesce a ricreare l’intimità con la sua famiglia. Noi siamo a disposizione: ascoltiamo, parliamo, condividiamo i pensieri, i bisogni… a volte arrivano domande a cui non puoi e non sai dare risposta, silenzi prolungati che accogli con una carezza ed allora la tua corazza di difesa non esiste più, diventi compagno di viaggio”.

Essere volontari de L’Abbraccio è questo e tanto altro ancora. “E’ arricchire le attività dell’equipe multidisciplinare con vari laboratori, è offrire servizi di consulenza legale, di tutela individuale, servizi di cura di sé e di benessere personale con parrucchiera, estetista… Il volontario si forma: 20 ore con la psicologa, un corso importante, l’ultimo ha visto la presenza di parecchia gente e siamo contenti perché occorre incrementare il numero dei volontari. Poi ci sono gli incontri individuali sempre con la psicologa per evidenziare eventuali problemi nell’ascolto del degente e del parente. Entri e osservi la signora che assiste il marito, lei ti parla si sfoga, il marito dorme? Ascolta? La inviti ad uscire un attimo… Devi essere pronto. E magari è un bene per la signora che si apre e per il paziente che non subisce lo sfogo. E’ importante saper comunicare, anche per questo veniamo formati, ad esempio con i giochi di ruolo per analizzare le risposte immediate a sollecitazioni esterne, simili a quelle che avvengono in reparto, in situazioni delicate. Siamo un gruppo coeso e questo è basilare per sostenerci reciprocamente”.

“Quello che voglio in ultimo sottolineare – conclude Rosanna Vitali – è l’importanza di sensibilizzare e diffondere la cultura delle cure palliative. Si tratta di un diritto del malato, sono gratuite (legge 38 del 2010), garantite in tutto il territorio italiano e riconoscono il valore del diritto al rifiuto della sofferenza inutile. Puntiamo dunque sull’informazione: la gente deve sapere che esiste la cura palliativa quando le terapie ufficiali non portano alla guarigione, che è un diritto, che nel nostro territorio, a Montegranaro, c’è una struttura preposta che accoglie e prende in carico il paziente e la famiglia, con un équipe formata. I volontari de L’Abbraccio fanno parte a tutti gli effetti della squadra con i medici specialisti, gli oncologi, la psicologa, gli infermieri, gli OSS ed i fisioterapisti”.

Come sostenere L’Abbraccio? Diventando soci dell’Associazione, organizzando eventi o serate per promuovere la cultura delle cure palliative, e/o per raccogliere fondi destinati all’Associazione, effettuando offerte o donazioni Conto Corrente Carifermo Montegranaro n. 64387, IBAN: IT30A0615069550CC0080064387.

Associazione L’Abbracio, tel. 389.0280930 - www.abbracciomontegranaro.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Alessandro Sabbatini

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