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Progetto Telemedicina, il Rotary Club Montegranaro vicino al Sistema Sanitario

MONTEGRANARO - Il Rotary Club Montegranaro interviene a supporto del Servizio Sanitario con il Progetto Telemedicina, promosso dal Distretto Rotary 2090, che prevede la possibilità dei medici di medicina generale di seguire a casa i pazienti malati Covid.

Nella giornata di mercoledì 2 dicembre, la Presidente del Rotary Club Montegranaro, Chiara Greci, in rappresentanza del Comune di Montegranaro, Laura Latini, ha consegnato altri 10 saturimetri analogici alla Dott.ssa Lorenza Sylvia Bagalini, medico di base, che ha preso parte al progetto e ha seguito un apposito corso di formazione organizzato dal nostro distretto.

La valenza e l’utilità di questo progetto si manifesta proprio in questo momento di particolare recrudescenza del coronavirus. In pratica, vengono monitorati valori relativi a saturazione, temperatura corporea e pressione attraverso saturimetri analogici e bluetooth e monitor multiparametrici; i valori sono poi trasmessi attraverso una App a una piattaforma informatica alla quale hanno accesso i medici di medicina generale per tenerli sotto controllo.

Uno strumento quindi di straordinaria utilità in uno scenario come quello attuale, che vede la maggioranza delle persone contagiate paucisintomatica o asintomatica, che necessita, però, di una attenta e costante osservazione medica in quanto il virus può causare un deterioramento clinico inaspettato e rapido.

L’obiettivo è evitare di sovraccaricare le strutture ospedaliere e assistere i malati lasciandoli nel proprio domicilio, senza rischi di infezione per i medici che li seguono.

Il progetto guarda a un orizzonte temporale ben più lontano della pandemia, non destinata a durare per sempre, e si renderà sostenibile in futuro trovando analoga ed efficace applicazione nell’assistenza ai malati cronici, che hanno necessità di trattamenti di lungo periodo e di essere monitorati per evitare riacutizzazioni della patologia e ripetuti ricoveri. Con la telemedicina possono essere garantiti i controlli senza far spostare il paziente, come recita anche un recente documento stilato in proposito dall’Istituto Superiore di Sanità, che guarda con particolare attenzione ai pazienti che risiedono nell’entroterra e hanno più difficoltà a raggiungere le strutture ospedaliere.

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