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Primi interventi all'ospedale Murri di Fermo con il nuovo robot

FERMO - Tra il 15 e il 16 settembre, all'ospedale Murri di Fermo, sono stati effettuati i primi interventi con l'utilizzo della chirurgia robotica videolaparoscopica, dopo il periodo di alta formazione che ha visto coinvolti medici e infermieri. In sala operatoria, ieri, il direttore Uoc Chirurgia generale, dr. Silvio Guerriero, e il suo staff. Il 16 è stato il turno dell'Urologia, con il direttore della Uoc Urologia, Mahmoud Yehia e la sua équipe. Preziosi il lavoro e il supporto forniti dalla Uoc Anestesia-Rianimazione, con il direttore dr. Daniele Elisei e la sua squadra, e del Blocco operatorio, con il coordinatore del Blocco e della Centrale di Sterilizzazione, dr. Claudio Carosi.

Lunedì 15 sono state eseguite con successo tre colecistectomie robotiche. I pazienti sono stati dimessi nelle 12 ore successive e uno di loro avrebbe potuto essere dimesso già dopo poche ore dall'intervento. Martedì 16 effettuati due interventi di prostatectomia robotica.

La chirurgia robotica consente di ridurre il dolore post-operatorio, riduce le dimensioni delle cicatrici, il tempo di permanenza in ospedale e il rischio infezioni , e consente di avere un più rapido ritorno alle normali attività. Al contempo consente di valorizzare al meglio le alte competenze dei validi professionisti, sanitari e non, dell'ospedale Murri. Nella chirurgia robotica, il chirurgo opera da una console, che gli offre una visione 3D ad alta definizione, e controlla braccia robotiche dotate di strumenti chirurgici di elevata complessità.

Il robot chirurgico permette di eseguire interventi mininvasivi (tramite piccoli accessi laparoscopici), con maggiore precisione e una maggiore fluidità rispetto alla chirurgia open e laparoscopica tradizionale. Oltre ad un' immagine magnificata (con un ingrandimento che va da 10 a 40 volte) il chirurgo può usufruire di un range di movimenti più ampio rispetto a quello che potrebbe fare con il proprio polso (uno strumento robotico può ruotare di 540° e articolarsi su 5 snodi diversi), diminuendo la forza impressa sulle strutture anatomiche di 3 volte. Anche la comodità e l'ergonomia di lavoro sono tali da diminuire la stanchezza fisica permettendo maggiori attenzione e concentrazione anche su interventi più lunghi. Con le nuove tecnologie è anche possibile implementare la visione sullo schermo di lavoro con immagini radiologiche sovrapposte al campo chirurgico e addirittura operare a distanza.
Le equipe infermieristiche robotiche che si sono alternate nel corso delle due giornate sono costituite da professionisti infermieri specializzati e certificati nella gestione della sala operatoria robotica. Dopo l'avvio di ieri, sono previste e programmate sedute settimanali, sia chirurgiche che urologiche. A partire dal prossimo anno la chirurgia robotica sarà estesa anche ad altre brache mediche.

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