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Nuovo pediatra, i sindaci della Valdaso scrivono alla Regione: "Figura fondamentale per tutto il territorio"

VALDASO - In accordo con i Comuni di Altidona, Campofilone, Lapedona, Moresco, Monte Rinaldo, Monte Vidon Combatte, Ortezzano, Pedaso e Petritoli, la sindaca di Monterubbiano, Meri Marziali, ha inoltrato nella mattinata del 7 gennaio una nota alla Regione Marche indirizzata al dirigente del Servizio Sanità della Regione Marche, Lucia Di Furia, e all'assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamarini.

Oggetto della questione la sostituzione della pediatra, dottoressa Paola Pierangelini, scomparsa nei mesi scorsi. Una donna, hanno rimarcato i sindaci, di ineguagliabile professionalità e umanità, che operava al servizio sì di piccoli Comuni ma che tutti insieme raccolgono un vasto territorio ed una molteplicità di famiglie e di realtà, “che ad oggi si sentono prive di un servizio essenziale, e che nonostante la presenza di pediatri in disponibilità in Comune limitrofi, non sentono di poter scegliere in quanto lontani dal proprio territorio”. “Una distanza - hanno aggiunto i sindaci - che si amplifica al pensiero di doverla percorrere anche con bimbi in stato febbrile o malati”.

Gli amministratori hanno evidenziato la stringente esigenza di arrivare in tempi brevi alla nomina della nuova pediatra, così da mantenere lo stesso livello di assistenza primaria nei servizi sanitari avuta fino ad ora.

“Vogliamo raccogliere - hanno ribadito - le preoccupazioni e le sollecitazioni che riceviamo giornalmente dalle famiglie con bambini del nostro territorio, che si sono trovate smarrite dalla perdita della dottoressa Pierangelini e che non hanno ricevuto nessuna indicazione o rassicurazione sulla futura sostituzione”.

La sindaca Marziali e i colleghi Giuliana Porrà, Gabriele Cannella, Giuseppe Taffetani, Gianfelice Angelini, Gianmario Borroni, Gaetano Massucci, Giusy Scendoni, Vincenzo Berdini e Luca Pezzani, hanno auspicato un celere ritorno della figura fondamentale del pediatra sul territorio per garantire l’assistenza primaria e per proteggere i bambini e le famiglie che, con la loro presenza, rappresentano l’unica possibilità di esistenza dei rispettivi Comuni.

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