FERMANO - Il direttore generale dell'Ast di Fermo, dr. Roberto Grinta, ha incontrato la Stampa. Un incontro informale per un confronto sulle principali tematiche legate alla Sanità locale, sui rapporti tra Ast e giornalisti, e su progetti e iniziative dell'Azienda sanitaria locale.
Dal confronto tra le parti, al quale si è unito anche il direttore sanitario Ast, dr. Andrea Vesprini, sono emersi diversi spunti di riflessione e accorgimenti per un sempre miglior servizio a beneficio della comunità fermana.
Tra i dati esposti nel corso dell'incontro, grazie al grande lavoro svolto con e sulla Uoc Cardiologia, spicca la riduzione a 30 giorni della mortalità a causa di infarto da miocardio nel Fermano: nel 2019 era al 14,6% (tra le percentuali più alte in Italia) mentre ora è al 7,8% (inferiore alla media nazionale).
Sul tavolo diversi argomenti, da una sempre maggiore "apertura" verso l'esterno dei reparti del Murri agli ulteriori incontri con i medici di medicina generale incentrati sull'importanza dello screening, dalle attenzioni rivolte alla Pediatria e alla Cardiologia, con la collaborazione con il Torrette di Ancona per la elettrofisiologia, all'avvio dei lavori per la "messa a terra" degli interventi finanziati con fondi Pnrr (quelli sul presidio sanitario di Petritoli, al via tra 2/3 mesi circa, saranno oggetto di un incontro ad hoc con i giornalisti), o per i Cot di Fermo e Montegranaro.
Sul tavolo anche il potenziamento del personale sanitario. Si stima che le procedure di reclutamento di Direttori Uoc e dirigenti medici possano essere ultimate entro il 2024. L'Ast si sta occupando anche del comparto, con infermieri, Oss e tecnici.
A breve il reparto di Oncologia del Murri di Fermo disporrà di un nuovo oncologo, fondamentale per poter assistere al meglio i tanti pazienti di un reparto nevralgico del nosocomio fermano.
Tutto ciò anche per farsi trovare pronti, con un nuovo modello organizzativo, all'appuntamento con i nuovi ospedali di Campiglione di Fermo e Amandola.