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"194, indietro non si torna", anche a Fermo è prevista una manifestazione

FERMO - La Casa del Popolo di Fermo si schiera apertamente contro la decisione della Regione Marche di vietare la distribuzione, attraverso i consultori della regione Marche, della pillola abortiva RU486.

"Sabato scorso, 6 febbraio 2021 si sono tenute ad Ancona, ad Ascoli Piceno e a San Benedetto del Tronto delle importanti manifestazioni in difesa dei diritti delle donne, per la piena applicazione della legge 194, per la corretta somministrazione della pillola RU486, per la riqualificazione ed il potenziamento dei consultori familiari, per i diritti delle e dei LGBT - fanno sapere dalla Casa del Popolo fermana -. Una dovuta premessa: appena insediata, la giunta Acquaroli, tra i suoi primi atti ha scelto di attaccare la legge 194/78, confermata da un referendum popolare e di vietare definitivamente la distribuzione, attraverso i consultori della regione Marche, della pillola abortiva RU486 in contrasto con quanto previsto dalle linee di Indirizzo del Ministero della Salute.

In un momento drammatico come questo, in cui negli ospedali ci si può contagiare di Covid, dove sono palesi e denunciate le carenze di personale, di mezzi, di risorse e di organizzazione necessari per garantire ai cittadini la tutela della propria salute, si è scelto di occuparsi di altro e di provocare, attaccando diritti civili garantiti. La decisione appare ancor più grave, in quanto sostenuta dalle vergognose dichiarazioni del consigliere regionale di Fratelli d'Italia Carlo Ciccioli, che ha esplicitato la sua contrarietà all'aborto, spiegando che tale applicazione porterebbe ad una “sostituzione etnica” ed insinuando così la logica che le donne italiane debbano tornare ad un ruolo marginale, votato alla procreazione, cancellando decenni di emancipazione femminile e ribadendo il primato di una società patriarcale. Il dibattito surreale e provocatorio che si è scatenato e che rischia di avere conseguenze nefaste a livello sociale e sanitario, che vanificherebbero le conquiste raggiunte con la L. 194/78, va quindi secondo noi affrontato e l’attacco va respinto in maniera unitaria, unendo ancora una volta cittadine /i e realtà territoriali del fermano in difesa della piena applicazione di un diritto civile sancito da una legge dello Stato".

"Il nostro territorio, il Fermano, più di ogni altra provincia, ha bisogno di far ascoltare la propria voce - continua la missiva della Casa del Popolo di Fermo -; urge un grido d’allarme forte, a tutela della libertà di autodeterminazione della donna e nel rispetto della delicata e drammatica decisione connessa alla gravidanza. Riteniamo dunque fondamentale ed urgente, mai come ora, respingere l’attacco volgare che la Giunta Acquaroli ha mosso alle donne e a tutta la società civile, con la dovuta forza e determinazione, così come è necessario ed urgente iniziare a costruire una lotta politica, sociale e culturale a difesa dei diritti e dei valori democratici. Per questo motivo abbiamo ritenuto più che necessario esprimere il nostro totale dissenso attraverso la convocazione di una manifestazione democratica e di piazza che si terrà a Fermo, in piazza del Popolo, dalle ore 15,30, sabato 13 febbraio 2021. Sottolineiamo e ricordiamo l’importanza di rispettare le norme anti Covid con mascherine e distanziamento fisico".

Per le adesioni la Casa del Popolo invita gli interessati ad inviare una mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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