Di Sergio Soldani Luigi Torre era un avvocato di circa quarant’anni, legale della sezione locale della CISL. Il padre Rolando, per molto tempo Diacono della Parrocchia San Lorenzo, lo aveva infilato nel sindacato dell’ex partito dominante: la Democrazia Cristiana, ma senza alcuna forzatura non regolare, il brav’uomo era stimato e considerato mite, paziente e parsimonioso. La mamma Lea, addetta alla segreteria di una scuola primaria era sovente preoccupata che il figlio non si sciupasse troppo e soprattutto si svagasse per non osservarlo mai malinconico. E perciò gli propose di prendere una salutare vacanza e fare visita alla famiglia di sua zia Pierina nelle Marche a Porto San Giorgio.
Arrivò alla stazione con un treno da Foggia, ad accoglierlo, dopo trent’anni che non li vedeva suo zio Ezio e sua cugina Ramona… Come la vide, sebbene fosse in piena salute, stette per svenire. Ella era di bellezza angelica e nel contempo irresistibile. Lo zio fu assolutamente paterno, ormai abituato a vedere gli occhi dei giovanotti fuori dalle orbite per sua figlia e lo accompagnarono nel loro appartamento in prima fila sul lungomare. Arrivati al sesto piano, Luigi ricevette l’abbraccio della sorella della mamma e gli fecero vedere la sua camera di ospite magnificamente allestita.
Passò una settimana di vero relax e divertimento, tutti i giorni pesce dell’Adriatico centrale, passeggiate primaverili, amiche della cugina che lo corteggiavano. La mamma Lea lo chiamava due o tre volte al giorno e dopo la fine della prima settimana, fu proprio lei a insistere di rimanere almeno un’altra settimana ancora!
Arrivato al decimo giorno prese una decisione folle quanto inarrestabile in lui: durante il pranzo e di fronte a un eccellente risotto, chiese di sposare la celestiale e proibita cugina Isabella! I genitori accettarono di buon grado e lei non rimase affatto sorpresa… Gli disse che aveva lasciato il suo ex fidanzato da poco e che ci voleva proprio un altro uomo pronto.
Luigi vive ancora a Porto San Giorgio, torna in Puglia tre volte l’anno, ha un bambino di cinque anni di nome Massimiliano e lavora presso il foro del Tribunale di Fermo.