Di Sergio Soldani Amilcare: il suo nome non gli piaceva proprio. Cugino del nababbo figlio del più grande costruttore di Pistoia, Vinicio, quello che sniffava la cocaina in biblioteca, Amilcare si lamentava che suo padre, nella famiglia di palazzinari che avevano anche una bella e fiorente attività legata all’usura, si fosse ostinato a diventare un insigne e raffinato docente di latino e greco. Pensava: “Mio padre Renato, che coglione infinito!” e nel mentre di quel poco lusinghiero pensiero sul genitore pensò da qui a un giorno di invitare, era giovedì, per il fine settimana, la badante della sua prozia Antonia a Montecatini… Così per godersi un po’ la vita.
La ragazza individuata si chiamava Karina, romena delle campagne di Bucarest, sarebbe stata sostituita eventualmente dalla sorella Mariana.
Partì per la casa dell’anziana Antonia, la quale a malapena balbettava a causa di un forte ictus. Appena giunto in camera della sventurata, infilò nella tasca della minigonna blu della venticinquenne un biglietto dove aveva scritto, domani mattina vieni a Montecatini con me? Si parte alle 8,30. Lei lo lesse subito ed esclamò: “Devo andare in bagno signora, ho un po’ di svenimento... mi accompagna signor Amilcare?”. L’anziana rimase a fissare lo schermo televisivo dal volume azzerato.
Amilcare con fare cavalleresco condusse la giovane che una volta nel bagno lo baciò appassionatamente. Lui rimase sconcertato ma, vistosi coinvolto e sufficientemente eccitato prolungò quel bacio almeno per cinque minuti. Dopo, ambedue quasi senza fiato, si guardarono vicendevolmente negli occhi come due estranei improvvisamente divenuti intimi. Lei le propose prontamente, invece di andare fino a Montecatini, di passare due giorni e due notti nella camera da letto più lussuosa dell’Hotel Alba ora gestito da suo cugino Ivan di Bucarest. L’uomo cercò di sincerarsi e le chiese se lei fosse pienamente convinta della proposta e a quel punto la giovane rispose: “Amilcare sono due anni che aspetto, questo per me è vero amore e per sempre!”. Allora Amilcare Picchi annuì compiaciuto... Assolutamente convinto di essere un vero e irresistibile rubacuori!