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Paesaggi della memoria. A Carassai, fino al 22 settembre, esperienze artistiche di alto livello

CARASSAI - Con settembre ci avviciniamo alla sintesi delle iniziative di “Paesaggi della memoria”, proposte da Sibilla Arte in collaborazione col Comune di Carassai e l’Archeoclub. Le mostre fotografiche nei camminamenti militari sono molto visitate, le prime tavole didattiche sulla storia antica della Rocca Monte Varmine sono esposte, sempre nei Camminamenti. Queste esposizioni sono tuttora in corso.

Il giorno venerdì 20 settembre alle ore 18 si inaugurerà la mostra “Paesaggi marchigiani – opere di Arnoldo Ciarrocchi”, nello Spazio Sibilla Arte, Palazzo Andreani, via Roma 3, in collaborazione con la Galleria Marcantoni di Pedaso. Ciarrocchi, tra la la fine degli anni Trenta e i primi anni Cinquanta, alla Calcografia di Roma conobbe molti grandi artisti e da essi imparò a cimentarsi nelle diverse tecniche dell’incisione. Scelse poi, oltre l’incisione, una sua strada: una pittura “visionaria e lirica” che, restando nell’ambito figurativo, racconta con lieve ironia i gesti quotidiani, il suo vissuto personale e quello delle donne e degli amici che lo circondano. Sullo sfondo pone le linee del paesaggio, con i suoi grandi spazi, con i colori della terra, dell’aria e dell’acqua: il verde e il marrone delle colline, l’azzurro sempre mutevole del cielo e del mare. La mostra durerà anche sabato e domenica con i seguenti orari: ore 18-22.

Momento conclusivo sarà il convegno, sabato 21 settembre alle ore 9,15, nella sala consiliare del Comune di Carassai. Si avvicenderanno relatori di prestigio: Settimio Vigili, per approfondire temi storici, Walter Scotucci ci parlerà della famosa Crocifissione di Vittore Crivelli, Massimo Corvatta ci racconterà la storia economica della Rocca Monte Varmine, importante monumento della Valdaso. Infine un laboratorio di scrittura (prenotazione al numero 339.6391290), sotto la conduzione di Ornella Mastrobuoni: non sono richiesti un talento da scrittore né un’abilità particolare nella scrittura, dato che gli esseri umani, sin da bambini, sono in grado di apprendere da sé stessi, dalla propria esperienza, dalla propria storia. Nei laboratori di scrittura autobiografica i partecipanti, sollecitati dal conduttore, attingono ai propri ricordi, scrivono di sé e quindi riflettono e condividono in gruppo.

Noi crediamo che questi molteplici temi, compreso quello del ricordo personale e della ricostruzione ideale di un monumento, possano essere un nuovo punto di partenza per ritrovare le motivazioni e le energie comuni per sollecitare la ricostruzione di un pezzo così importante del nostro territorio e della nostra storia.

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