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"La regione delle madri. I paesaggi di Osvaldo Licini" apre a luglio a Monte Vidon Corrado. L'arte più forte del covid-19

Osvaldo Licini: Amalassunta Luna, 1946, olio su tavola. Lendinara, collezione privata

MONTE VIDON CORRADO - Posticipata a causa dell’emergenza sanitaria internazionale, la grande mostra La regione delle madri. I paesaggi di Osvaldo Licini, si terrà dal 25 luglio all’8 dicembre 2020 presso il Centro Studi e la Casa Museo dedicati ad Osvaldo Licini, a Monte Vidon Corrado. Promossa dalla Regione Marche e organizzata dal Comune di Monte Vidon Corrado in collaborazione con il Centro Studi Osvaldo Licini, l’esposizione, la prima interamente dedicata a questo tema tanto caro all’artista, è curata da Daniela Simoni, che del Centro Studi è alla guida da tredici anni, con la collaborazione di Stefano Bracalente, Nunzio Giustozzi, Bianca Lucia Maglione, Mattia Patti, Stefano Papetti e Massimo Raffaeli.

“Con fiducia ed entusiasmo abbiamo ripreso il filo di questo grande progetto culturale fortemente voluto dalla Regione Marche”, dichiara Giuseppe Forti, sindaco di Monte Vidon Corrado, aggiungendo: “Credo che l’inaugurazione nel cuore dell’estate rappresenterà davvero l’immagine della ripartenza del nostro territorio dopo questo periodo di impasse planetario. Del resto Licini è stato maestro anche in questo, prendendosi cura del suo paese in qualità di sindaco in un momento difficile come quello del secondo dopoguerra. La cultura dovrà essere uno dei punti di forza della ripresa: auspico che in molti vorranno cogliere l’occasione unica di ammirare i paesaggi di Licini nella sua casa, confrontandoli con le vedute meravigliose che si godono dalle finestre”.

Monte Vidon Corrado, che gli ha dato i natali, è per l’artista il luogo della creazione, quello in cui sceglie di vivere con la moglie, la pittrice svedese Nanny Hellström, conosciuta durante i suoi anni parigini. E La regione delle madri. I paesaggi di Osvaldo Licini indaga proprio il rapporto tra Licini e il paesaggio marchigiano, mettendo in mostra le vedute francesi e quelle svedesi, le fonti pittoriche e quelle letterarie, il paesaggio descritto nelle lettere e quello disegnato o dipinto, la sua interiorizzazione e le proiezioni cosmiche degli ultimi anni. Costituisce inoltre l’occasione per riflettere sulla cronologia delle opere degli anni Venti e per pubblicare documenti inediti importanti a comprendere il passaggio alla fase del figurativismo fantastico.

“La mostra metterà in luce il profondo legame di Licini con la sua terra e la dimensione europea della sua cultura”, sottolinea la curatrice Daniela Simoni, che spiega: “Molti i capolavori, ma anche le opere poco conosciute, qualcuna mai esposta, raccolti all’interno del denso percorso che si articolerà per nuclei tematici tra il Centro Studi e la Casa Museo. Come sempre accade per le mostre del Centro Studi, anche questa è l’esito di un progetto di ricerca che vede coinvolti studiosi da anni impegnati ad approfondire la conoscenza dell’artista”.

I luoghi hanno sempre un particolare significato in relazione all’arte: basti pensare a ciò che rappresenta Giverny per Monet o Aix-en-Provence per Cézanne, o ancora Arles per Van Gogh. E l’arte di Licini si sostanzia della suggestione del suo paesaggio marchigiano, interpretato anche in chiave simbolica cosi come descrive in una lettera del febbraio del 1941 al teosofo e filosofo Franco Ciliberti, fondatore del movimento Valori Primordiali «Ti scrivo dalle viscere della terra la “regione delle madri” forse, dove sono disceso per conservare incolumi alcuni valori immateriali, non convertibili, certo, che appartengono al dominio dello spirito umano. In questa profondità ancora verde, la landa dell’originario forse, io cercherò di recuperare il segreto primitivo del nostro significato nel cosmo».

In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo, edito dalla casa editrice Electa, con contributi di Daniela Simoni, Stefano Bracalente, Mattia Patti, Bianca Lucia Maglione e Stefano Papetti.

LA REGIONE DELLE MADRI I paesaggi di Osvaldo Licini

Monte Vidon Corrado, Centro Studi Osvaldo Licini e Casa Museo Osvaldo Licini

25 luglio – 8 dicembre 2020

Orari apertura mostra

Luglio - Agosto Tutti i giorni: dalle 10.00 alle 13.00 - dalle16.00 alle 20.00 - lunedì chiuso Ogni venerdì e sabato aperture serali dalle 21.00 alle 24.00

Settembre – Ottobre – Novembre - Dicembre La mattina, dalle 9.00 alle 13.00 visite per scuole e gruppi previa prenotazione Prefestivi e festivi dalle 10.00 alle 13.00 e alle 15.30 alle 19.30

La biglietteria è aperta fino a 30 minuti prima dell’orario di chiusura. V Biglietti Intero: € 5,00 Ridotto: € 3,00

Contatti e Info Per informazioni su orari, biglietti, riduzioni e agevolazioni, prenotazione scuole e gruppi, visite guidate, aperture serali, aperture straordinarie, eventi collaterali, ecc tel. +39 334 927 6790 - +39 0734 759348 int. 6 email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

http://www.centrostudiosvaldolicini.it/it/mostra2020ipaesaggidilicini/

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