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“Jazz al Castello”, arriva il quartetto “Convergenze parallele”

PORTO SAN GIORGIO - Ottima partenza per l’ottavo “Jazz al Castello” in Corso Castel San Giorgio, rassegna organizzata dall’Assessorato alla Cultura e Turismo, in collaborazione con Round Music. Giovedì scorso l’avvio della manifestazione, alla presenza dell’assessore Elisabetta Baldassarri e con la presentazione di “Jambojazz”, l’opera dell’artista Francesco Valeri, una tela di grandi dimensioni che farà da scenografia ai concerti in cartellone per quest’anno.

Questa settimana prenderà forma la seconda collaborazione che caratterizza “Jazz al Castello” 2019, quella con la prestigiosa Associazione Fotografi Italiani di Jazz (AFIJ), di cui il fotografo elpidiense Andrea Rotili è consigliere. “Siamo orgogliosi di avere Rotili a Porto San Giorgio, che seguirà il concerto dei Convergenze Parallele di giovedì 11 luglio – spiega Laura Latini di Round Music – così come altri due concerti in cartellone. Gli artisti saranno fotografati non solo durante la performance musicale, ma anche nel luogo simbolo del festival, Corso Castel San Giorgio, per raccontare Jazz al Castello anche attraverso il suo contesto, rendendolo ben riconoscibile e veicolandolo al meglio. La rassegna funziona anche grazie alla particolarità della location, per cui siamo convinti che una narrazione dell’evento di questo tipo, che contestualizza musica e territorio, possa rappresentare a pieno lo spirito di Jazz al Castello”. La collaborazione con l’AFIJ si realizzerà con la masterclass tenuta da Paolo Soriani, vice presidente dell’associazione e dedicata al ritratto fotografico per eventi, in programma per l’8 agosto: a tema tecnica, post produzione ed etica, soprattutto legata al comportamento del fotografo durante l’evento.

Intanto giovedì, alle 21.30, sarà protagonista la musica di Pino Daniele, nella lettura dei Convergenze Parallele, con la voce della partenopea Emilia Zamuner, al piano Paolo Zamuner, al contrabbasso Lorenzo Scipioni e alla batteria Michele Sperandio. La formazione nasce al Premio Urbani 2016, che la Zamuner vince, prima voce dopo vent’anni di successi di strumentisti. Parte così l’entusiasmo per un progetto che celebrasse Pino Daniele, reinterpretandolo con audacia e garbo, tirando fuori tutto il jazz dei suoi pezzi. L’album, “Chi ten’o mare” uscito a luglio 2018 per la Dodicilune Records, ha girato palchi importanti da Roccella Jonica fino a Bolzano, riscuotendo ovunque successo di pubblico e critica. Ingresso libero.

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