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Il primo evento del Festival BookMarchs - L’altra voce, si terrà domenica 8 maggio a Capparuccia di Ponzano di Fermo

PONZANO DI FERMO - BookMarchs - L’altra voce Edizione 2022 per il festival dei libri e di chi li traduce

È giunto alla quinta edizione il festival BookMarchs - L’altra voce, dedicato ai libri e al mestiere della traduzione editoriale. Il festival, attivo dal 2018 (promosso dall’Associazione Spaesamenti con la direzione artistica di Stella Sacchini e Fabio Pedone), fa presentare i libri a chi li ha tradotti, ponendo l’accento su una irrinunciabile e preziosa “altra voce”: quella della persona che traduce e si prende cura delle parole, nonché sul lavoro delicato della mediazione fra mondi e culture diverse, soprattutto quando entra in campo la letteratura.

Negli anni, con una formula itinerante incentrata sui borghi e paesi delle Marche del sud (fra le province di Fermo e Ascoli Piceno), BookMarchs ha ospitato traduttrici e traduttori, scrittrici, scrittori, studiosi e professionisti dell’editoria, operatori culturali, delle arti e dello spettacolo di rilevanza nazionale; anche nell’edizione online del 2020.

La quinta edizione del festival si intitola “Traduco, dunque sono”, e dopo l’appuntamento di apertura (l’8 maggio) vedrà altri quattro eventi, tra la seconda metà di luglio e la prima settimana di agosto. Il festival ha il patrocinio di prestigiose istituzioni accademiche: Università IULM (Milano) e Istituto di Alti Studi SSML “Carlo Bo” di Roma. Coinvolge inoltre diverse realtà culturali locali. Main sponsor, anche di questa nuova edizione, è il Banco Marchigiano.

Il primo evento si tiene domenica 8 maggio alle 17:00 presso la Sala Polivalente di Capparuccia (Ponzano di Fermo), con il patrocinio del Comune di Ponzano di Fermo, della Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche e della Provincia di Fermo, e la collaborazione dell’Osservatorio di Genere di Macerata, della Società Cooperativa Sociale “Il Faro” di Macerata, di Giaconi Editore, della libreria Nave Cervo di San Benedetto del Tronto e dell’Associazione Altidona Belvedere.

STREGA, STRANIERA, VIOLATA: LE DONNE IN TRADUZIONE

Un incontro sulle parole della discriminazione nei confronti delle donne

Con

Belén López Peiró (scrittrice e giornalista)

Silvia Alessandrini Calisti (scrittrice e storica)

Elisa Giusti (responsabile dei servizi antiviolenza presso IL FARO – Società Cooperativa Sociale)

Silvia Casilio e Claudia Santoni (Osservatorio di Genere, Macerata).

Saluti della Presidentessa della Commissione Pari Opportunità per la Regione Marche, Maria Lina Vittorini, del Presidente della Provincia di Fermo, Michele Ortenzi, della Consigliera con delega alle pari opportunità della Provincia di Fermo, Luciana Mariani, e del Sindaco di Ponzano di Fermo, Ezio Iacopini.

A cura di Ilaria Mazzaferro

[L’illustrazione della locandina è di Paolo Petrelli]

Questo primo appuntamento, a cura di Ilaria Mazzaferro, tenderà, a partire dai libri, un filo che vuole districarsi fra le parole della discriminazione femminile, sulla scia dei preconcetti, dei tabù e dei cliché legati alla figura della donna, fino ad accompagnarci in un viaggio ideale dalle Marche all’Argentina (e ritorno).

Prendendo spunto dalle suggestioni dei suoi libri Marche Stregate (Giaconi Editore, 2020) e Sani e Liberi (Giaconi Editore, 2016), Silvia Alessandrini Calisti ci guiderà in un’analisi del ruolo femminile nella tradizione marchigiana. Nel mondo preindustriale di ieri, qualunque donna scartasse dalla regola tacitamente condivisa nella morale comune era guardata con sospetto, fino ad attirare accuse concrete e a incarnare il perfetto capro espiatorio per “proteggere” la società. Tutto “doveva andare bene”, e se fosse andato male era colpa della strega, che era sempre donna: in una simile mentalità la strega, dunque, è identificata con la donna deviante, dotata di un potere perturbante che spaventa e allarma. Tutto questo è rimasto nell’inconscio comune ed è arrivato fino ai nostri giorni, facendosi manifesto nei pregiudizi e negli stereotipi che accompagnano la considerazione femminile.

Pregiudizi e stereotipi che si ritrovano purtroppo immutati all’altro capo del mondo. Preziosa è infatti la testimonianza che giunge dall’Argentina attraverso la voce di Belén López Peiró. Con il suo memoir Perché tornavi ogni estate (La Nuova Frontiera, 2022), la scrittrice ci pone di fronte al sospetto, al discredito e al rifiuto cui va incontro una vittima di abuso sessuale, soprattutto se questo si consuma in famiglia. Dalla presa di coscienza e dalla nominazione dell’abuso, fino alla rottura degli equilibri ipocriti della famiglia e alla lotta contro la sua indifferenza, il percorso dell’autrice attraversa il senso di abbandono, lo scoraggiamento e la vergogna, le ombre che incombono su chi denuncia, e sfocia nel rifiuto di identificarsi solo nell’etichetta di vittima. Perché tornavi ogni estate racconta intrecciando diverse voci, sia quelle che sostengono sia quelle che accusano la narratrice e cercano di metterla a tacere. Mentre la causa giudiziaria è ancora in corso, “il mio unico risarcimento sono stati i familiari che mi hanno creduto e la scrittura”, ha detto in un’intervista.

Di fronte alle contraddizioni del nostro tempo, e al persistere della discriminazione e degli abusi nei confronti delle donne, è sempre più evidente la necessità di un lavoro inesausto, ostinato, capillare sul piano sociale e culturale; un lavoro che consenta di lasciarsi alle spalle retaggi come questi e di disinnescare quella violenza che troppo spesso e a volte troppo tardi diventa nota alla collettività soltanto sotto i fari della cronaca. Nel territorio marchigiano un simile lavoro di consapevolezza e aiuto viene portato avanti – fra gli altri – dalla cooperativa Il Faro e dall’associazione Osservatorio di Genere, le cui attività verranno illustrate durante l’evento dell’8 maggio rispettivamente da Elisa Giusti (assistente sociale e mediatrice familiare, responsabile dei servizi antiviolenza per Il Faro) e da Silvia Casilio (vicepresidente Osservatorio di Genere) e Claudia Santoni (presidente Osservatorio di Genere).

I LINK DEL FESTIVAL

https://www.facebook.com/bookmarchs/

https://twitter.com/bookmarchs/

https://www.instagram.com/bookmarchs/

www.bookmarchs.it

PROFILI BIOGRAFICI DELLE PARTECIPANTI

Silvia Alessandrini Calisti ha una laurea quadriennale in lettere moderne e una specialistica in Archivistica e Biblioteconomia. Per diversi anni libera professionista nel settore bibliotecario, ha collaborato anche con l’Università degli Studi di Macerata e di Roma 3. Dal 2010 si occupa di contenuti web, social media management ed educazione al digitale; ha fondato mammemarchigiane.it, portale di interesse regionale rivolto alle famiglie (Golden Media Marche 2015; Premio Impresa Donna 2016). Si occupa anche di tematiche legate al femminile nella tradizione marchigiana e ha pubblicato, tra le altre cose, i libri Sani e Liberi, la maternità nella tradizione marchigiana (sec. XVI-XX) e Marche stregate, viaggio nella stregoneria popolare marchigiana. Collabora con l’Osservatorio di Genere di Macerata e scrive anche per «Vitamine Vaganti», rivista ufficiale dell’associazione Toponomastica Femminile.

Belén López Peiró è nata nel 1992 a Buenos Aires, dove ha studiato Giornalismo e Scienze della Comunicazione. Attualmente coordina numerosi laboratori di scrittura di non fiction con una prospettiva di genere. Perché tornavi ogni estate (tradotto da Amaranta Sbardella e pubblicato da La Nuova Frontiera) è il suo libro d’esordio; edito in Argentina, Messico, Brasile, Uruguay, Cile, Spagna e Italia, al momento è in corso di traduzione anche in francese, inglese e danese. Il lbro è presentato anche a Roma il 6 maggio 2022 presso la libreria Tuba e il 10 maggio presso la libreria Rinascita di Ascoli Piceno.

Claudia Santoni è docente a contratto di Sociologia Generale presso l'Università degli Studi di Macerata. Dottore di ricerca in Teoria dell’Informazione e della Comunicazione, è componente del Comitato Scientifico della Sezione “Studi di Genere” dell'Associazione Nazionale di Sociologia, nei mandati 2012-15 e 2015-18. Dal 2012 è presidente dell’associazione culturale Osservatorio di Genere. Dal 2017 è docente supplente di sostegno nella scuola secondaria di secondo grado.

Silvia Casilio ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia contemporanea presso l’Università di Macerata e attualmente collabora con l’Università di Teramo. È autrice di saggi sull’Italia repubblicana, tra i quali figurano Una generazione d'emergenza. Una storia della controcultura in Italia (2013, LeMonnier) e i due volumi dedicati al ‘68 diffuso curati insieme a Loredana Guerrieri. Dal 2009 collabora con l’APS Osservatorio di genere, di cui è vicepresidente. Attualmente è docente specializzata nelle scuole secondarie di secondo grado.

Elisa Giusti è assistente sociale. Dal 2006 lavora per la Cooperativa Sociale "Il Faro" di Macerata, e dal 2014 è la responsabile dei servizi antiviolenza per il Centro antiviolenza provinciale "SOS DONNA”; per gli sportelli territoriali di Civitanova Marche, Porto Recanati e Castelraimondo; per una casa rifugio e una casa di semiautonomia per donne che subiscono violenza, sole o con figli e figlie.

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