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A Rocca Tiepolo è di scena il grande Blues. Martedì 28 concerto-spettacolo con Fausto Bongelli, Lorenzo Marziali e Ciro Stajano

PORTO SAN GIORGIO - “Voglio essere considerato un poeta jazz che suona un lungo blues in una jam session d’una domenica pomeriggio. Sì, la vita sarebbe stata uno sbaglio senza musica”. La riflessione di Kerouac calza a pennello per il concerto-spettacolo “Nel Blue dipinto di Blues”, in programma martedì 28 luglio alle ore 21. 30 a Rocca Tiepolo, nell'ambito dei "Concerti della Rocca”, l'iniziativa organizzata dall’Orchestra da Camera delle Marche.

Un grande e versatile pianista come Fausto Bongelli e un già blasonato attore emergente, Lorenzo Marziali, ripercorreranno le strade del Blues, mentre all’ingresso sarà esposta una mostra pittorica con opere dedicate a questo genere musicale, dipinte appositamente da un artista del calibro di Ciro Stajano che si produrrà anche in diretta nella realizzazione di un’opera.

Durante la serata sarà raccontata la storia del Blues e lo spettatore si troverà avvolto in un contesto che parte da Jelly Roll Morton, “l’inventore del jazz” e Luis Armstrong, passando per Alessandro Baricco che in una della sue pagine più famose tratte da “Novecento” racconta dei pianisti neri del tempo in cui la volontà di emergere attraverso la musica, le sfide pianistiche a suon di brani virtuosistici blues, detti Fingerbreaker (spaccadita), ostentavano benessere da parte di chi ci sapeva fare.

Non sarà dimenticato Made “Lux” Lewis che negli anni ’20 scrisse uno dei pezzi più riusciti e famosi: “Honky Tonk Train Blues”, dove il treno, unico mezzo che sfrecciava tra le piantagioni di cotone, assume simbolicamente il ruolo di traghettatore verso il superamento di quella condizione dell’essere e dell’esistere che era la realtà nera. E via via, avanzando sulle strade del Blues, fino a Rzewski con “Winnsboro Cotton Mill Blues” (1979) fino a delle sorprese finali.

La personale di Ciro Stajano, visibile solo il pomeriggio del concerto, evidenzia con l’arte della pittura il significato storico del Blues. Affetto e affinità legano le categorie della musica e della pittura sempre alla ricerca del bello, che Satie chiamava “la musica d’arredamento”.

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