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Torna il Micam, ma è allarme rosso per la produzione

FERMANO - La nuova edizione del Micam, in programma dal 10 al 13 febbraio, arriva nel momento più buio per il comparto calzaturiero, in particolare per il distretto fermano-maceratese.

Nel terzo trimestre del 2018, infatti, secondo quanto comunicato da Assocalzaturifici, frena la produzione. Crescono le vendite estere, ma solo in valore, trainate dalle griffe. Sempre piatta la domanda interna. Continua il processo di selezione delle imprese. Il calzaturiero non fa eccezione e si allinea al rallentamento dell’economia italiana della seconda parte dell’anno. Metà del campione segnala un calo nei livelli produttivi nei primi 9 mesi 2018 (-2,4% il dato medio complessivo in volume), con 4 aziende su 10 tra le intervistate che hanno registrato un peggioramento dopo le ferie estive. La flessione nella raccolta ordini del bimestre settembre-ottobre esclude inversioni di tendenza nel breve. Benché l’export evidenzi nei primi 8 mesi un +3,7% in valore, peggiora il dato in quantità (-3,1%).

Permangono le difficoltà su molti mercati di sbocco: non dà segni di ripresa la Russia, che mostra contrazioni nell’ordine del 10%; stenta l’Unione Europea, dove tiene la Germania ma calano in volume molti importanti mercati (Francia, Spagna, Benelux), fissando al -6% il dato complessivo dell’area. Ennesimo exploit della Svizzera. Indicazioni favorevoli, almeno nelle quantità, per il Nord America (con il Canada rilanciato dal Ceta). Segni positivi anche nel Far East, dove Cina (con aumenti di oltre il +20%) e Sud Corea (a ritmi meno rilevanti ma sempre a doppia cifra) compensano le flessioni di Giappone e Hong Kong.

Tra gli imprenditori resta un pessimismo diffuso relativamente a eventuali ricadute positive dalla Finanziaria ed estrema cautela nelle previsioni sulla congiuntura in avvio 2019.

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