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Shopping Tourism: leva strategica per la crescita delle Marche. I risultati del forum ad Ancona

MARCHE – Le scelte dei turisti nelle Marche, i luoghi dello shopping, gli shopping tourist italiani e le esperienze legate al turismo dello shopping sono stati al centro dell’appuntamento Shopping Tourism il Forum italiano, ideato e organizzato da Risposte Turismo in partnership con il Sistema Confcommercio/ Confturismo e per la tappa di Ancona in collaborazione con Confcommercio Marche.”.

Dopo i saluti istituzionali e l'introduzione, a cura del Responsabile settore Turismo Confcommercio Imprese per l'Italia Alberto Corti, è stata la volta della prima tavola rotonda ‘Presente e futuro dello shopping tourism in Italia’, alla quale ha partecipato tra gli altri il Presidente di Federmoda Italia Giulio Felloni, dedicata al confronto tra luoghi dello shopping, operatori del turismo e retail in Italia dopo due anni di pandemia, con l’obiettivo di tracciare le possibili linee evolutive del comparto nel nostro Paese.

Altro importante momento di confronto è stato il secondo approfondimento ‘Shopping e turisti nei luoghi del saper fare: il valore dell’esperienza’, in cui si è discusso della rinnovata attenzione dei turisti, dell’unicità dell’esperienza vissuta e delle opportunità fornite dall’e-commerce. La tavola ha rappresentato anche la prima uscita pubblica di Marco Bruschini, Direttore ATIM l'Agenzia per il Turismo e l'Internazionalizzazione della Regione Marche, che ha dimostrato forte interesse e attenzione verso i temi trattati, ribadendo le grandi potenzialità che la nostra Regione ha la possibilità di sviluppare in termini di turismo e, di conseguenza, anche di commercio. Sempre nella seconda tavola è intervenuto l'Amministratore Delegato e Direttore dell'Aeroporto Internazionale di Ancona Alexander D'Orsogna che ha ribadito l'importanza di far crescere lo scalo dorico nell'ottica di incentivare i flussi di turisti in arrivo.

Nel corso dell’evento è stato proiettato un video del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, assente per impegni istituzionali legati alla difficile situazione di Senigallia, che ha parlato delle prospettive per il turismo nelle Marche e le potenzialità per i turisti dello shopping il tema principale del Forum, così presentato dal Presidente di Risposte Turismo Francesco di Cesare: “Abbiamo voluto indagare da un lato il mercato domestico, che ha caratterizzato il turismo in Italia negli ultimi anni e, dall’altro, l’offerta retail delle Marche, un territorio ricco di vocazioni, in cui produzioni di nicchia si affiancano a marchi noti a livello nazionale ed internazionale, a conferma del saper fare proprio di un territorio che presenta potenzialità turistiche ancora inespresse”.

Nel corso dell’evento sono stati diffusi dati sulle potenzialità di crescita economica del territorio grazie al flusso turistico. Questa la prospettiva indicata dal Direttore Generale Confcommercio Marche Prof. Massimiliano Polacco, che ha illustrato e rielaborato i dati Isnart-Camera di Commercio delle Marche: “Dobbiamo ricreare un rapporto tra shopping e turismo, a maggior ragione in virtù di quanto successo nella nostra Regione sia recentemente che negli ultimi anni. Abbiamo l’opportunità - le parole del Direttore Polacco – di crescere e questa possibilità ce la suggeriscono i dati stessi: il 10,2% dei turisti scelgono le Marche per lo shopping mentre nel resto d’Italia la percentuale sale al 14,7% pertanto il turismo legato allo shopping è una grande opportunità che stiamo spingendo, ad esempio, con la realizzazione di centri commerciali naturali all’interno centri storici delle città marchigiane. Ci sono aspetti su cui possiamo lavorare da subito al fine di incrementare, si pensi al fatto che i turisti stranieri fanno meno acquisti rispetto a quelli italiani ma sono più interessati ai prodotti locali o al fatto che siano fortemente attirati dall’ offerta culturale proposta dai territori. Investire sulla cultura e sul turismo esperienziale rappresentano leve strategiche per dare spinta al turismo marchigiano”.

Ha sottolineato l’importanza del fattore turismo anche il Presidente Confcommercio Marche Dott. Giacomo Bramucci: “La nostra regione ha grandissime possibilità di crescita soprattutto per quanto riguarda la promozione e la diffusione dei servizi. Dobbiamo attivarci al massimo per individuare gli strumenti grazie ai quali intercettare la domanda alla base dello shopping legato al turismo. E’ certamente una grande opportunità da non lasciarsi sfuggire ma sulla quale puntare per incrementare qualitativamente l’offerta attrattiva”.

Secondo l’analisi di Risposte Turismo presentata oggi sulle attività, di cui circa la metà ubicate nel Comune di Ancona e in rappresentanza di dodici categorie merceologiche, un quarto dei clienti dei negozi marchigiani è composto di turisti. Tra gli stranieri spiccano tedeschi (35%), inglesi (19%) e francesi (14%). Più staccata la percentuale di clienti olandesi e nordeuropei (8% ciascuno) e spagnoli (6%). A livello italiano invece per il 40% degli shopping tourist italiani (350 turisti italiani, di cui la metà con shopping quale motivazione prevalente del viaggio), la presenza di produzioni tipiche o uniche è tra i principali fattori di scelta della vacanza preceduto solo da sconti, saldi e promozioni (73%) e dalla vicinanza ad attrazioni/luoghi da visitare o attività da fare (46%). Inoltre, la spesa media pro-capite giornaliera in acquisti da parte dei turisti italiani dello shopping è pari a 110 euro e il 77% degli shopping tourist italiani intervistati ha visitato luoghi, laboratori e aziende di produzioni tipiche locali. I negozi del centro storico e le vie dello shopping sono i luoghi di acquisto preferiti (70%), davanti alla coppia outlet - centri commerciali (entrambi con il 53% delle preferenze) e ai mercati (34%).

Molto significativa, dopo i saluti delle istituzioni, la tavola rotonda ‘Presente e futuro dello shopping tourism in Italia’ dedicata al confronto tra luoghi dello shopping, operatori del turismo e retail in Italia dopo due anni di pandemia, con l’obiettivo di tracciare le possibili linee evolutive del comparto nel nostro Paese.

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