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Nuovi bandi della Camera di Commercio delle Marche: il Fermano risponde presente

FERMANO - Sono quasi 300 le domande di contributi provenienti dalla provincia di Fermo e finanziate dalla Camera di Commercio delle Marche nei primi 7 mesi del 2019, per una cifra vicina al mezzo milione di euro. “Ossigeno puro e subito disponibile soprattutto per le piccole e piccolissime imprese della provincia, che ci danno la misura dell’interesse verso questi finanziamenti – ha spiegato il presidente dell’ente camerale, Gino Sabatini – e che nascono attraverso un processo virtuoso, perché i bandi nascono in base alle segnalazioni e alle istanze delle associazioni di rappresentanza delle imprese e non imposti dall’alto”. In particolare, tra gli otto bandi messi in campo quest’anno, quello che ha riscosso maggior successo è stato quello dedicato al sostegno per la presenza alle fiere: oltre 200 domande per una spesa vicina ai 400 mila euro.

Il 31 agosto è in scadenza il bando per la compartecipazione della Camera di Commercio delle Marche alle iniziative di promozione turistica e valorizzazione del patrimonio culturale realizzate e da realizzare nel 2019 dai comuni marchigiani: 8 i comuni fermani hanno già inviato la domanda e, tra questi, c’è il comune capoluogo.

“Si tratta di un passaggio molto importante, che ha apportato la Camera di Commercio delle Marche a beneficio dei territori, in specie nei capoluoghi – ha dichiarato il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro -. Sono veramente contento di come, insieme al presidente Sabatini, abbiamo costruito questo risultato: è per questo che ritengo giusto esprimere la soddisfazione per il risultato”. “L'obiettivo è di continuare a lavorare su ogni aspetto di ricaduta sul territorio – ha concluso - e in specie di avanzamenti delle realtà del Fermano".

La presentazione dei bandi è stata l’occasione per il presidente Sabatini per sottolineare che “la competizione non è interna tra le cinque province delle Marche, né tra grandi aziende, che hanno già un mercato acquisito e spingono forte sull’innovazione, e piccolissime e micro imprese, che hanno problemi di dimensione, di rapporti complessi con il sistema del credito, di scarsa vocazione all’estero e di poca voglia di fare rete, ma la vera sfida è che tra chi corre verso il cambiamento e chi ancora frena e si oppone a qualsiasi novità”. “Sono le aziende e non la Camera di Commercio delle Marche a realizzare il Pil – ha aggiunto -: è nostro compito, però, creare tutte le condizioni per mettere le aziende, di qualsiasi dimensione, possano crescere, competere e creare nuova occupazione. I bandi sono uno stimolo, ma rischiano di essere inefficaci se si continua a ragionare per campanili e corporazioni e non piuttosto per filiere e reti innovative”.

Sul fronte della congiuntura economica, i dati elaborati dalla Camera di Commercio delle Marche hanno evidenziato per la provincia di Fermo un lieve calo rispetto ai primi 6 mesi dello scorso anno delle imprese attive (sono oltre 18 mila, -1,7% in linea con la media regionale), una frenata dell’export nel primo trimestre (-8,6%), ma è forte l’auspicio che “anche grazie al contributo della Regione Marche e dell’assessora Bora – ha sottolineato Sabatini -, i bandi destinati all’internazionalizzazione possano dare risultati positivi nel medio periodo”. Il Fermano ha anche alcune performance positive: il più basso tasso di disoccupazione per le Marche nel 2018 (5,7% contro 8,1% della media regionale e 10,6% nazionale), anche se si considera la fascia d’età 25-34 anni (6,1%).

Discorso a parte sulla calzatura, che per Sabatini “sta affrontando con determinazione una crisi prolungata, che ha avuto un impatto devastante sull’economia fermana identico a quello provocato dal terremoto”. “Difesa del made in Italy e presenza su più mercati, guardando anche alle piattaforme sul web, sono i pilastri sui quali fare squadra”, ha concluso il presidente, ricordando che “l’aria di crisi complessa del settore è l’occasione per fare del Fermano un territorio con fabbriche intelligenti e infrastrutture immateriali diffuse”.

A tale riguardo la Camera delle Marche ha messo a punto un bando dedicato denominato Bando Ambasciatori della Qualità, che prevede uno stanziamento di 800 mila euro e ha l’obiettivo di incentivare quelle imprese a realizzare progetti di innovazione del processo commerciale attraverso l’investimento in beni, strumenti, servizi e capitale umano altamente qualificato. Soddisfazione è stata espressa da Andrea Santori, imprenditore e componente della giunta camerale “per essere riusciti ad offrire alle imprese fermane anche questa misura, operativa da settembre, già richiesta con forza da questo territorio tramite Confindustria, Cna e Confartigianato, associazioni che avevano evidenziato questa necessita tramite l’iniziativa dell’istituto Carducci di Fermo e del suo presidente Fabio D’Erasmo in occasione del convegno del luglio scorso”.

Parlando di valorizzazione dell'economia territoriale e dell’attrattività dei luoghi, non si può prescindere dal tema delle infrastrutture materiali. Massimiliano Polacco, che in giunta camerale ha la delega al turismo, ha evidenziato oggi “la centralità che ha, anche per il Fermano, il progetto di apertura presso il terminal degli arrivi dell'Aeroporto delle Marche di un punto informativo turistico, che accolga il turista con informazioni e anteprime sulle eccellenze di tutta la nostra regione, e che lo invogli a visitarla". Polacco ha anche ricordato “il contributo fondamentale della collaborazione tra sistema associativo e gli enti locali a sostegno dell’azione di animazione turistica del Fermano e della sua destagionalizzazione”.

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