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Il terremoto fa crollare anche il turismo

MARCHE - Nel mese di ottobre gli arrivi di visitatori stranieri nelle Marche sono crollati del 36% a causa del terremoto, con una perdita netta per le strutture ricettive di 15 milioni di euro nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente. Ad affermarlo è un’analisi Coldiretti su dati della Banca d’Italia, secondo i quali i turisti provenienti dall’estero sono passati da 115 mila a 74 mila, mentre la spesa è scesa da 34 a 19 milioni di euro e i pernottamenti da 605 mila a 224 mila.

E’ il primo effetto “calcolabile” del sisma del 24 agosto che è andato drammaticamente a invertire un trend positivo che nei primi otto mesi del 2016 aveva visto i viaggiatori stranieri nella nostra regione salire a quota 945 mila, quasi il doppio dell’anno precedente, quando si erano fermati a quota 546 mila, miglior risultato degli ultimi cinque anni.

Le scosse hanno determinato una vera e propria fuga di turisti con disdette delle prenotazioni ed effetti anche sulle aree considerate sicure. E il bilancio andrà sicuramente ad aggravarsi, considerato che negli ultimi due mesi dell’anno si sentiranno gli effetti anche del terremoto di ottobre-novembre, che ha devastato una fetta ancora più vasta di territorio.

Nei centri cratere del sisma ci sono 247 agriturismi attivi e 143 esercizi alberghieri, più altri 844 tra b&b, campeggi, ostelli e altri esercizi ricettivi per un totale di 27.600 posti letto, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat. Per risollevare il turismo occorre innanzitutto far ripartire le attività produttive, garantendo in tempi stretti l’arrivo di stalle mobili e moduli abitativi a tutte le aziende e gli allevamenti danneggiati, superando i ritardi accumulati. Solo così sarà possibile far ripartire l’economia dei territori terremotati cui l’agricoltura, tra manodopera familiare ed esterna, contribuisce in modo importante, alimentando anche un fiorente indotto agroindustriale con caseifici, salumifici e frantoi dai quali si ottengono specialità di pregio famose in tutto il mondo.

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