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Dal 16 al 19 settembre ritorna il Micam, 126 calzaturieri del distretto fermano alla volta di Milano

FERMANO - Pronti a partire gli imprenditori calzaturieri del distretto fermano-maceratese: dal 16 al 19 settembre tutti al Micam, la più importante fiera internazionale delle calzature. Su 198 imprenditori marchigiani che esporranno nei padiglioni della Fiera di Rho a Milano, ben 126 arrivano da Fermo e Ascoli Piceno, mentre 63 da Macerata.

“Siamo uno dei motori a livello italiano insieme a Veneto e Toscana, con il nostro posizionamento nella fascia di alta qualità, 53 le aziende che hanno lo stand nel padiglione Luxury, e del fashion, con 63 che fanno parte del padiglione Contemporary” spiega Enrico Ciccola, presidente dei calzaturieri di Confindustria Centro Adriatico.

L’importanza della fiera per il distretto fermano-maceratese è nell’ultimo dato: “I settori di maggior interesse per i visitatori sono il Contemporary (il 50% dei visitatori) e il Luxury (oltre il 25%). Ovvero i due padiglioni in cui siamo protagonisti con i nostri associati. E questo avviene perché l’organizzazione degli ultimi anni della presidente Annarita Pilotti e del suo staff non ha fatto mai mancare il supporto alle piccole e medie imprese, rendendole protagoniste nel mondo ” afferma Ciccola che anche nel suo ruolo di delegato Assocalzaturifici per il ‘Made In‘ anticipa una nuova attività di lobby a livello nazionale ed europeo “a settembre è ripartita l’attività del Parlamento Europeo e bisognerà vigilare con i nostri rappresentanti politici ed istituzionali sui lavori in corso che riguarderanno i vari emendamenti al provvedimento ‘pacchetto beni ’ affinché l’obbiettivo di ottenere il ‘Made in’ obbligatorio possa essere raggiunto” afferma Ciccola.

Per quanto riguarda i mercati di riferimento, l’Europa resta quello principale, con Francia e Germania in testa, seguita dalla Russia e dal mercato orientale. Il Micam che si apre sarà importante per capire la risposta del mercato russo all’esplosione del rublo, tornato quasi a 80, il che significa che il costo della calzatura è più che raddoppiato. “L’importanza della Russia e dei Paesi ex Csi per il Fermano è sempre alta, anche perché seppur calando gli ordini resta alto il prezzo al paio di vendita. Il rublo a 80 è la prova tangibile che la politica contro la Russia, penso alle sanzioni, ha solo penalizzato l’Italia e ancora di più le Marche, che oggi sono in attesa del riconoscimento dello stato di crisi per sperare in un rilancio interno” aggiunge il vicepresidente vicario di Confindustria Centro Adriatico, Giampietro Melchiorri. “Non possiamo non credere nella Russia, considerando anche che - dati Assocalzaturifici - il trend delle ultime 6 edizioni evidenzia un aumento di visitatori provenienti dalla Russia (+71,5%) e dall’Ucraina (+32,9%)” ribadisce Ciccola.

Guardando alla provenienza degli espositori, la maggioranza parte da Montegranaro, 47 pari al 37% del totale, seguono Sant’Elpidio a Mare, 20, Porto Sant’Elpidio 19, Fermo, 13, Monte Urano, 8, Rapagnano-Monte San Pietrangeli, 7, Torre San Patrizio, 6, e Grottammare-Montefiore con 6. “

Il Micam resta il punto di riferimento, anche se ordini e vendite sono già iniziate da un paio di mesi. La fiera è luogo di incontro con i buyer e la contemporaneità, per l’ultimo giorno che solitamente è più debole, con l’inizio della Settimana della Moda potrà dare nuovo slancio” ribadiscono Melchiorri e Ciccola.

Confindustria Centro Adriatico sarà presente in fiera con uno stand di rappresentanza che è un punto di riferimento sia per le aziende del distretto calzaturiero sia per i rappresentanti e le istituzioni del nostro territorio.

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