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Confindustria Fermo apre le porte all’AI, “Fate allenare l’intelligenza artificiale dai dipendenti più esperti”

FERMO – Un pomeriggio per riflettere sull’intelligenza artificiale e il suo impatto a livello imprenditoriale. Prima l’assemblea privata di Confindustria Fermo per l’approvazione del bilancio e l’ingresso di 18 nuove aziende, poi il convegno ‘MAI come ora’ con ospite il professore e giornalista del Sole 24 Ore, Luca Tremolada. A chiudere il pomeriggio l’aperitivo organizzato con le aziende della sezione Agroalimentare nella splendida cornice di Villa Lattanzi a Torre di Palme.

“Noi di Confindustria Fermo crediamo che l’innovazione, per essere vera, debba migliorare la vita, non complicarla. Per questo è importante formarsi, ascoltare e scegliere la miglior strategia per non sprecare risorse, oggi più che mai preziose” sottolinea il presidente Fabrizio Luciani prima di dare la parola a Tremolada e ai protagonisti della tavola rotonda: Luca Losco, senior private banker di Fineco Bank, Gaetano Ascenzi, direttore del Digital Innovation Hub delle Marche, e Roberto Di Giacomo, direttore generale di Hcomm, azienda fermana leader mondiale nelle tecnologie immersive.

“L’intelligenza artificiale è uno strumento potente, ma va guidato dall’intelligenza naturale dell’imprenditore. Le macchine possono potenziare, ma non sostituire l’intuizione, la responsabilità, la relazione umana” ha aggiunto Luciani.

Luca Tremolada durante la sua relazione ha sottolineato alcuni concetti chiave: “L’AI non è un risparmio di tempo, è imparare a fare più cose. Non bisogna però neppure dimenticare che l’intelligenza artificiale quando non sa qualcosa poi la inventa”.

Un consiglio colpisce l’attenzione degli imprenditori presenti in sala: “Prendete il dipendente anziano dell’azienda, quello che conosce davvero ogni meccanismo e fategli allenare la vostra intelligenza artificiale. Poi ai giovani ne affiderete lo sviluppo e l’utilizzo, ma la competenza che garantisce l’esperienza non è altrimenti trasmissibile”.

Alcuni spunti di Tremolada sono poi stati ripresi durante la tavola rotonda, coordinata dal giornalista Raffaele Vitali. Losco ha ricordato “quanto sia disruptive l’IA nei mercati finanziari: dalla gestione dinamica del rischio alla costruzione di portafogli efficienti, fino all’elaborazione predittiva dei dati di mercato. Un cambiamento strutturale non più futuro, ma presente”. Ascenzi ha portato l’attenzione sul ruolo che il DIH, quello marchigiano è ai vertici della rete europea per competenza, può avere per le aziende: “Consulenze e servizi, completamente gratuiti, per aiutare le imprese a non sbagliare l’approccio strategico anche nelal scelta dell’AI da inserire nell’azienda. Perché non ce ne è solo una e perché va davvero targettizzata”.

Chiusura affidata al mondo immersivo di Hcomm, azienda fondata da Maurizio Rosettani che ha inventato la tecnologia che “si prende cura di me, che va oltre la domotico e pensa lo spazio nell’interesse dell’uomo. Parliamo – ha spiegato il direttore generale Di Giacomo – di programmi neurosensoriali immersivi, un nuovo modo di vivere il rapporto tra persona e spazio abitativo. Tecnologia che sta evolvendo, diventando un riferimento non solo nel mondo residenziale, perché funzionale all’hospitality, al wellness, al gaming e al mondo del b2b”.

L’assemblea si è chiusa poi con l’aperitivo utile a prolungare il confronto tra i relatori, gli imprenditori e le autorità civili e militari che hanno preso parte al convegno. “Non basta introdurre tecnologie, serve un percorso e consapevolezza, per questo proseguiremo con impegno nel coinvolgimento in momenti di confronto, formazione e soprattutto conoscenza” la conclusione di Luciani.

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