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Carburante, prezzi fuori controllo. Tomassini, CNA Fita: “Per gli autotrasportatori è tutta una rimessa"

FERMANO - “Il prezzo del carburante è fuori controllo” è l’amara considerazione del portavoce del settore autotrasporto della CNA di Fermo Emiliano Tomassini: “Riecheggiano titoli a nove colonne dai principali organi di stampa nazionale su aumenti che colpiscono in maniera generalizzata tutto il popolo che si muove con mezzi a motore. Per chi del gasolio per autotrazione fa lo strumento per “muovere” la propria azienda, si aggiunge mazzata a mazzata e il futuro non apre a considerazioni meno pessimistiche visto che, dopo l’inasprimento delle sanzioni Usa all’Iran e le tensioni in Libia, le quotazioni del greggio e dei prodotti petroliferi sono in rialzo già alla fonte”. Per Tomassini, c’è una domanda che riguarda tutti, non solo gli autotrasportatori: “Quando e in che modo si potrà arginare l’aumento indiscriminato del costo del gasolio? La crescita vertiginosa degli ultimi giorni, con aumenti addirittura quotidiani, è una spirale che condanna chi non può fare a meno di fare rifornimenti, soprattutto se si considera che in questi casi un pieno si aggira sui 4-500 litri corrispondenti a circa 1000 km di percorrenza media”.

Per il Direttore Generale della CNA Alessandro Migliore “quello che per una famiglia è un costo diretto che aumenta in maniera incontrollata e che, seppure con difficoltà, si potrebbe fronteggiare, per un’impresa di autotrasporto è un boomerang dall’effetto duplice, diretto sui costi aziendali e penalizzante sui mancati recuperi di tali aumenti nei prezzi riconosciuti dalla committenza”.

Purtroppo è il mercato al ribasso che mette a rischio la stessa sicurezza: “Nel settore del trasporto professionale, sia per chi recupera l’accisa sia per chi non la recupera - conclude il portavoce Tomassini - occorre rivedere il meccanismo della tassazione per scongiurare la chiusura delle imprese per fallimento e per l’impossibilità di finanziare aumenti incontrollati del costo dei carburanti. E’ sempre difficile fare impresa, in tutti i settori, ma lavorare a rimettere non può essere la soluzione e chi deve prendere atto della situazione e assumere decisioni conseguenti è bene lo faccia, visto che è già tardi, nelle prossime ore, pena la chiusura delle nostre imprese”.

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