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Scopriamo (e cuciniamo) l'asparago con l'associazione "Chi Mangia la Foglia!"

ASPARAGO SELVATICO (ASPARAGUS ACUTIFOLIUS) - Altri Nomi: Sparago, Sparagio, Spargu, Aspàragio, Rusco, Spazzole, Spalice. Sp: Espàrrago. Fr: Asperge Td: Spargel. In: Asparagus. Fam. Liliaceae secondo la classificazione Cronquist. Fam. Asparagaceae secondo la classificazione APG.

Note informative a cura del Presidente Noris Rocchi: aprile è per eccellenza il mese dell’Asparago Selvatico. E’ una pianta monocotiledone, erbacea suffrutrice da cui a primavera si sviluppano polloni che costituiscono la nota parte edule, a fine accrescimento si trasformano in fusti abbondantemente ramificati, i rami possono superare il metro di altezza, spesso arquati o appoggiati alla vegetazione circostante. Conosciuto da tutti anche per l’intensa coltivazione della specie officinalis è possibile reperirla inselvatichita, nei pressi di vecchie coltivazioni, mentre la specie acutifolius è comune allo stato spontaneo. Noto sin dagli egizi e dalla più remota antichità il nome asparago o asparagio deriva dal Latino asparàgus e dal Greco aspàragos e dall’attico aspharagos, che si rifà all’aspetto del germoglio detto turione. L’Asparago fu citato da Teofrasto, Catone, Plinio, Apicio, in particolare questi ultimi due ne descrissero oltre all’utilizzo gastronomico anche il metodo di coltivazione. Nel nostro territorio un’area vocata a questa coltivazione è stata per molti anni quella di Sant’Elpidio a Mare, poi la produzione è quasi totalmente scomparsa. Chi Mangia la Foglia! si è impegnata nel far riprendere questa coltivazione locale, con il risultato di aver coinvolto alcuni giovani imprenditori che, con buona volontà e senza aiuti, stanno riavviando la produzione che promette buoni risultati. L’asparago di Sant’Elpidio a Mare sarà di rifermento alla Sagra dell’Asparago organizzata dal Comitato Frazione Luce che, nel percorso educativo coinvolgerà anche i ragazzi delle scuole primarie del proprio quartiere. Chi Mangia la Foglia punta al riconoscimento Comunale come prodotto “De.C.O.” come ad esempio ha già fatto per “il Brodetto, l’Orto Fitto, le Frittelle, le Pizzette fritte e molti altri prodotti dei nostri paesi. Riguardo alla conservazione degli asparagi è bene tenerli a basse temperature e consumarli nel più breve tempo possibile. Se poi vogliamo conservarli più a lungo occorre immergerli in acqua molto fredda per circa due ore, quindi asciugarli e metterli in frigorifero.

Chi Mangia la Foglia propone: Asparagi all’olio

Ingredienti e procedimento: 400 grammi di asparagi, olio di sargano fermano, formaggio grattugiato, pepe, 4 albumi d’uovo, sale, 3 patate per purea, 200 grammi di crescione o similare. Battere l’albume e versare in un contenitore piano, caldo affinché l’albume raffermi, bollire per pochi minuti gli asparagi, scolarli e predisporli insieme al purè di patate già approntato su un piatto da portata, insaporire gli ingredienti nel corso della lavorazione, completare con una spolverata di formaggio grattugiato e passare in forno per pochi minuti ad alta temperatura in modo che indurisca sopra. Disporre in un piatto da portata, condire con un filo d’olio di sargano, parmigiano con una spolverata di pepe, guarnire con salsa di crescione o altro erbaggio “dolce” precedentemente approntata. Per questo piatto agli asparagi si può scegliere un vino dall’olfatto complesso, e dal gusto asciutto.

Note Dietetiche A cura della dott.ssa Maria Preziosa Del Papa

Una ricetta ricca di "polifenoli": sia asparagi che olio di sargano ne sono ricchissimi. L'asparago oltre ai polifenoli contiene vitamina E che insieme ci proteggono dai "radicali liberi", una specie di strutture chimiche molto instabili e reattive che si generano durante i processi metabolico-ossidativi indotti da fumo di sigaretta, pesticidi, alcuni farmaci, raggi ultravioletti. All'asparago è attribuita un’azione diuretica dovuta in parte a un buon contenuto di potassio, senza dimenticare la presenza di fosforo e di calcio. Altre vitamine presenti sono la famosa B9 o acido folico molto importante per le future mamme, nonché per i giovani. La vitamina B2 o riboflavina, i cui coenzimi sono essenziali nelle reazioni di ossido-riduzione, come dire, per la "pulizia" delle nostre cellule, infine B carotene, precursore della vit. A. Tra le sostanze protettive l'asparago contiene la "Rutina" un bioflavonoide delle 500 varietà che si conoscono, che serve a rinforzare le pareti dei capillari sanguigni, apporta poche Kcalorie e, come quasi tutti gli ortaggi, non trova controindicazioni per obesità e tanto meno sovrappeso se non fosse perché stimola l'appetito! Se consumato in modo eccessivo è sconsigliato per chi soffre di gotta, cistiti, prostatiti, calcolosi renale e osteoartriti per l'elevato apporto di acido urico.

Note Salutistiche A cura della dott.ssa Paola Palmieri

La stagione di questo ortaggio è proprio la primavera. E' prezioso perché ricco di proprietà benefiche che proteggono il nostro organismo, prevenendo malattie e preservando la nostra salute. L'asparago è ricco di asparagina, arginina, saponine e flavonoidi, che gli danno buone proprietà diuretiche. Infatti, tali principi sono in grado di stimolare la filtrazione renale. Gli stessi principi sono utilizzati nelle infezioni delle vie urinarie e per prevenire la formazione di calcoli renali, chiaramente unendo al rimedio, l'assunzione di una quantità di acqua adeguata. Nelle medicina popolare, lo si utilizza per favorire la diuresi, ma anche per infiammazioni di altra natura. Lo troviamo nei rimedi per la tosse e la secchezza della bocca. Tra le proprietà dell'asparago, ricordiamo quella cardiotoniche, lassative e sedative. L'asparago offre le sue proprietà benefiche, sia come alimento, sotto forma di tisane e decotti, che come prodotto specifico cioè tintura madre o estratto secco, che garantisce una maggiore efficacia, data dalla possibilità di controllo della quantità di principio attivo assunto. Inoltre l'asparago è assolutamente ipocalorico e quindi non mette in pericolo la nostra "prova costume".

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