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“La prima goccia”, sabato verrà presentato il libro di Musa Darboe e Francesco Moglianesi

FERMO - Sabato 14 maggio alle ore 17.30, presso la Croce Verde di Fermo, si terrà la presentazione del libro di Musa Darboe e Francesco Moglianesi “La prima goccia” , Zefiro edizioni, organizzato dal Movimento Dipende da Noi.

Oltre ai due giovani autori ,al loro esordio letterario, ( con Musa Darboe in collegamento da Stoccolma) interverranno anche Marco Marchetti, della Fattoria Sociale Montepacini , il giornalista pubblicista Andrea Braconi e l'editore Carlo Pagliacci. A coordinare la giornata sarà Alessandro Fulimeni, responsabile regionale di Dipende da Noi, del gruppo di lavoro dedicato alle “Persone migranti” nonché coordinatore di vari progetti territoriali SAI/SPRAR-

Musa Darboe è un giovane del Gambia che è stato ospite in un centro di accoglienza a Fermo ed il libro, già alla seconda ristampa, ci parla di un viaggio alla ricerca del futuro lungo la rotta libica, ma anche e soprattutto di una storia di accoglienza e di inclusione contraddistinta da un forte impegno nel volontariato e nella vita sociale locale.

Un’occasione per analizzare i grandi temi posti dai movimenti migratori , come quelli attualmente determinati dalla devastante guerra in Ucraina e per discutere di accoglienza, mobilità, cittadinanza, lavoro di comunità, in un territorio, come quello fermano, in cui circa il 10% della popolazione residente è straniera e che quindi ospita il mondo.

Donne e uomini di tutti i continenti che qui vivono,lavorano, studiano, ma che sono confinati ,dalla rappresentazione mediatica e politica e la grande eco mistificata che è stata ottenuta con la retorica dell’invasione , dentro gli ambiti della sicurezza, del controllo e dell'ordine pubblico.

Le intense pagine de “La prima goccia” accompagneranno le riflessioni su come costruire territori accoglienti , tessere inclusione e attivare percorsi abilitanti per la garanzia dei diritti di tutti, autoctoni e stranieri.

Il Movimento Dipende da Noi prosegue il suo impegno per ricostruire legami comunitari e fiduciari lavorando sul protagonismo diretto delle persone , in una relazione orizzontale al di fuori delle dinamiche di potere.

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