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La Biblioteca "R. Spezioli" di Fermo sul sito di National Geographic

FERMO - Nuova ribalta per Fermo. Sull’home page del sito www.nationalgeographic.it Italia campeggia, infatti, l’immagine della Sala del Mappamondo (FOTO) ad aprire una sequenza di fotografie di uno dei maggiori fotografi italiani Massimo Listri con le biblioteche italiane più belle del mondo, un articolo di Melissa Mesku e una fotogalleria che spazia, come riporta il sito “dai monasteri ai palazzi reali, una raccolta di magnifici luoghi di lettura e conservazione del patrimonio culturale dove l'Italia la fa da padrona” e che annovera anche il Mappamondo di Fermo, la cui sala è stata riaperta al pubblico il 2 agosto 2018 dopo i lavori di ristrutturazione post sisma.

Un altro bellissimo riconoscimento per Fermo dopo che ad ottobre era stato dato alle stampe un volume della casa editrice Taschen, specializzata in grandi opere di divulgazione d’arte, atteso da oltre un anno, dedicato alle “più belle biblioteche del mondo”, scritto in inglese, francese e tedesco, in cui anche in questo caso hanno fatto bella mostra le immagini della Sala del Mappamondo, ritratta sempre da Massimo Listri. Un enorme volume in brossura, contenuto in custodia a cartella, che accoglie anche la Biblioteca Civica “R. Spezioli” con la Sala del Mappamondo di Fermo, accanto alle immagini e alla descrizione di altre biblioteche italiane, tutte assai prestigiose.

“Un riconoscimento meritato e bellissimo per la nostra città - ha detto il Sindaco Paolo Calcinaro – che dà lustro a Fermo e attrattività, che impreziosisce l’opera di recupero fatta dopo il sisma in tempi record rispetto alle altre di opere di ricostruzione. Un’opera che si è potuta portare a compimento, quello della riapertura della Sala del Mappamondo, in modo tempestivo e veloce con i soldi dell’assicurazione che il Comune ha sui suoi beni immobili”.

“Dopo i reperti rinvenuti a Torre di Palme del nuovo museo archeologico e oggetto di un servizio nei mesi scorsi su National Geographic, è il secondo interessamento della prestigiosa testata ai nostri beni culturali che contribuisce a dare ad essi visibilità e promozione, a testimonianza della ricchezza culturale che abbiamo e del lavoro che stiamo conducendo per renderli fruibili” – ha detto l’assessore alla cultura Francesco Trasatti.

“Un altro riconoscimento che dimostra come il lavoro che si spende e si compie sui fondi antichi, oltre che la valorizzazione e la tutela, ha come esito anche la promozione e la diffusione” – ha aggiunto la Direttrice della Biblioteca Maria Chiara Leonori.

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