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"Fermo sui libri" ospiti Vasco Brondi e Massimo Zamboni

FERMO - Dopo un avvio degno di una cometa con Gad Lerner e Stefano Benni, “Fermo sui Libri” continua la sua corsa nell'universo fermano per lanciare un'altra scia luminosa. Stavolta la traccia che viene data al pubblico è sonora, e passa attraverso la voce, le mani e gli occhi di due grandi musicisti: Vasco Brondi, anima del progetto musicale Le luci della centrale elettrica, e Massimo Zamboni, chitarrista e compositore per i CCCP-Fedeli alla linea e per i CSI-Consorzio Suonatori Indipendenti, e ora solista fedele a sé stesso, ospiti della rassegna nella serata del 20 maggio, alle 21,15, al Centro Congressi San Martino di Fermo. Dall'incontro di queste due anime musicali del delta del Po nasce l'idea di un viaggio attraverso un canale che da Mantova porta al mare, e che prende corpo nello spazio di una settimana, a bordo di una zattera che viaggia a 10 km/h. Massimo Zamboni e Vasco Brondi lo hanno raccontato con musica, parole, racconti di persone incrociate per destino, e le foto del loro amico Piergiorgio, in un libro dal titolo Anime Galleggianti – Dalla pianura al mare tagliando per i campi.

Il paesaggio del Po, così piatto e tenue nell'immaginario collettivo, si rivela un'occasione per cogliere la segreta malinconia e la selvaggia rabbia degli uomini e degli animali che lo abitano, creando visioni e paesaggi umani mai raccontati, che ridisegnano il comune concetto di cittadinanza dell'anima su piccola e larga scala. Così l'assessore alla cultura Francesco Trasatti ha accolto l’approdo dei due “naufraghi” a Fermo sui Libri: “nel caleidoscopico programma della rassegna, abbiamo voluto che anche due musicisti affermati ci parlassero, con le parole scritte, del nostro Paese dal loro privilegiato punto di vista e, soprattutto, dalla zattera con cui hanno fatto un viaggio affascinante e magico. Attraverso l’acqua che lambisce la terra si sono fatti interpreti di un’Italia tutta da scoprire”. La direttrice artistica della rassegna, Oriana Salvucci, ha aggiunto: “Due musicisti di generazioni differenti decidono di fare un viaggio, un viaggio sul Po. Mi ha sempre intrigato l'idea del viaggio, uno dei luoghi letterari più frequentati. Richiama la ricerca e la ricerca di senso, il disorientamento, l'essere tutti dei viandanti e dei pellegrini. C'è quella mancanza che ci spinge alla ricerca, quell'inquietudine che è desiderio di senso. Non potevano mancare due artisti erranti."

La rassegna si compone di sei incontri dedicati al tema della Politeia, filo conduttore dell’evento (dal 5 maggio al 16 giugno, ingresso gratuito). ed è promossa dall’Amministrazione Comunale di Fermo – Assessorato alla Cultura, con la collaborazione del Conservatorio Statale di Musica “G.B. Pergolesi” di Fermo, del Liceo Artistico Statale di Fermo e Porto San Giorgio, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, di Solgas, Gissy Shoes, Sollini, Elsamec, EdilMolini, Due Elle, Macero Maceratese, OMM, Euroaccessori, CFL, AM, Scatolificio Maura, Il Mondo Di Amelie, Steca Energia, Giano, Tacchificio SELE, Gicher stampa, Hotel Astoria, Locanda del Palio, Arredamenti Marinucci, Quota Cs Sport, Alberto Monti, Claudio Costanzi, Scatolificio Scheggia, Eros Manifattura. Vasco Brondi, ferrarese, ha esordito con un demo autoprodotto nel 2007, dal titolo Le luci della centrale elettrica, che ha stupito la scena rock, portandolo nel 2008 a produrre il suo primo album, Canzoni da spiaggia deturpata, che, senza colpo ferire, ha vinto la Targa Tenco-Miglior Opera Prima, il Premio FIMI, il Premio MEI e il Premio Fuori dal Mucchio della rivista di Musica Il Mucchio Sevaggio.

Dopo numerose collaborazioni con grandi band italiane, come Afterhours, Subsonica, Blondie Redhead e Vinicio Capossela, Vasco pubblica nel 2010 il suo secondo album, Per ora noi la chiameremo felicità, lavoro che colpisce Jovanotti e che porterà ad una stretta collaborazione con il cantante pop: Le luci della centrale elettrica faranno infatti da opener al suo Ora in tour prima, e da autrici a quattro mani del brano L'Estate addosso poi. Nel 2014, dopo un lungo lavorio di cervello e musica assieme a Federico Dragogna, chitarrista della band Ministri, Brondi svela il suo terzo album dal titolo Costellazioni, altra opera giudicata di grandissima qualità artistica e musicale, che cerca la dismisura ed esprime la volontà di spingere il suono oltre la chitarra, verso la fusione quasi atmosferica con la musica elettronica; di questo lavoro lo stesso Brondi, in un'intervista a Rockit.it, ha detto “È più ogni cosa rispetto agli altri dischi, perché ogni cosa è stata spinta oltre.” Massimo Zamboni, nato a Reggio Emilia nel 1957, ha incontrato a Berlino Giovanni Lindo Ferretti nel 1981, e da lì è cominciata la loro tormentata storia come CCCP-Fedeli alla linea, gruppo che è stato protagonista della musica punk rock degli anni '80, con album come Socialismo e Barbarie e Canzoni Preghiere Danze del II millennio, e che ha ispirato fior fior di futuri talenti, come i Marlene Kuntz, gli Offlaga Disco Pax, i Ministri, i Massimo Volume e i Linea 77, nonché il progetto Le luci della centrale elettrica. Nel 1992 il gruppo si scioglie per dare vita ai CSI, in cui Massimo Zamboni continua la sua opera creativa, chitarra al collo, per realizzare dischi divenuti storici come Ko De Mondo e Tabula Rasa Elettrificata. Nel 2000 Zamboni abbandona la band per cercare nuove sonorità da solista, che lo portano nel 2004 a pubblicare il pluripremiato album Sorella Sconfitta.

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