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Al Teatro dell’Aquila “The Art of Taiko”, l’energia ancestrale dei Munedaiko apre il cartellone della GMI

Foto Maurizio Anderlini

FERMO – Con un appuntamento dal forte impatto artistico e simbolico, prende ufficialmente il via il nuovo cartellone della Fondazione Gioventù Musicale d’Italia – sezione di Fermo, che inaugura la stagione con un evento di grande impatto e intensità culturale.

Domenica 14 dicembre 2025, alle ore 17.00, il Teatro dell’Aquila ospiterà MUNEDAIKO – La vibrazione è l’origine della vita / The Art of Taiko, una straordinaria performance dedicata all’arte del tamburo giapponese.

Sul palco Mugen, Naomitsu e Tokinari Yahiro, artisti riconosciuti come collaboratori culturali dall’Ambasciata del Giappone in Italia, porteranno tamburi sacri, flauti e danza in uno spettacolo che intreccia musica, teatro e tradizione. Il gruppo Munedaiko, attivo in tutta Europa, è noto per la sua capacità di trasformare ogni concerto in un’esperienza immersiva che unisce gesto, ritmo ed evocazione, riportando alla luce atmosfere e suggestioni del Giappone antico.

“The Art of Taiko” è un viaggio sensoriale attraverso la potenza e la profondità di uno degli strumenti più rappresentativi della cultura nipponica. Fin dai tempi antichi, il suono del taiko ha accompagnato riti sacri, momenti comunitari e narrazioni mitologiche: si credeva che ogni colpo fosse in grado di risvegliare le energie della natura e dell’animo umano. In scena, questa tradizione torna viva in una performance che fonde tecnica, vigore e grande espressività, trasformando il tamburo in un vero linguaggio universale. Ogni battito diventa un richiamo alle origini della musica – la percussione come prima forma sonora dell’umanità – capace ancora oggi di creare connessione, emozione e condivisione.

«Siamo felici di inaugurare la nostra nuova stagione con un evento di altissimo valore culturale – dichiara l’avvocato Igor Giostra, presidente della Fondazione Gioventù Musicale d’Italia – sezione di Fermo – Il teatro e la musica sono linguaggi universali, strumenti preziosi per unire le persone e, soprattutto, per avvicinare i più giovani alle arti dal vivo. Ci auguriamo che questa stagione possa essere un punto di riferimento per tutta la città e un’occasione per scoprire, insieme, Il fascino di tradizioni millenarie e culture diverse.»

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