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Tra le eccellenze nostrane. Delegazione degli Urali in visita al Diamante

PORTO SANT'ELPIDIO - Sono arrivati verso le 19.30. Tenuta estiva e visi accaldati. Hanno preso posto, ascoltando dalla voce dell'interprete la presentazione del territorio fermano e delle sue bellezze. E' cominciata così, ieri sera, la visita di una delegazione della Confederazione degli Urali al Diamante di Porto San'Elpidio.

Organizzata dalla Camere di Commercio di Ascoli Piceno e Fermo, la visita ha coinvolto in tutto una ventina di persone, giovani e meno giovani, che prima si sono fatte raccontare le eccellenze locali, per poi constatarle di persona girovangando tra gli stand espositivi.

"Siete - ha esordito il presidente della Camera di Commercio di Fermo Graziano Di Battista - nel Distretto calzaturiero più importante al mondo. Gli imprenditori di questo territorio servono molti buyers dell'ex Unione Sovietica e della Confederazione degli Urali e sappiano che apprezzate molto le calzature e la moda di questo territorio. Il nostro Distretto calzaturiero conta 3.700 aziende tra le province di Fermo, Macerata e Ascoli Piceno; questi incontri servono per far conoscere il territorio, stabilire contatti e migliorare rapporti già esistenti".

Ideatore della visita, il presidente della Camera di Commercio di Ascoli Piceno Gino Sabatini. "La Confederazione degli Urali - ha spiegato - è una regioni più ricche della Russia, dove, oltre a gas e petrolio, sono presenti città in continua crescita. Il nostro obiettivo è portare il Distretto calzaturiero all'attenzione di altri territori oltre a Mosca e San Pietroburgo".

Affidata al presidente di Marca Fermana Maurizio Marinozzi la chiusura della prima parte della visita. "Benevenuti nel mondo", il saluto agli ospiti. "Questa è la porta marchigiana dell'Expo, il suo tema è 'Moda e fashion'. Oltre al Distretto caltaturiero più importante la mondo, qui è presente anche il Distretto del cappello più importante. Con queste iniziative il mondo della manifuattura e quello del turismo si muovono insieme per valorizzare e promuovere il territorio".

La delegazione ha poi visitato gli stand, fotografando e chiedendo informazioni ai titolari delle attività che espongono al Diamante. La speranza è che da questa, e dalle visite che avverranno in futuro, possa ripartire l'export delle imprese locali, soprattutto in quell'ex Unione Sovietica che, fino a qualche tempo la faceva da padrone nelle esportazioni locali.

Francesca Pasquali

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