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Torre di Palme è ufficialmente uno dei borghi più belli d'Italia

FERMO - Oggi l’ufficializzazione alla presenza del Presidente nazionale del club Fiorello Primi. Scorci incomparabili, vie anguste, strette fra facciate in cotto delle case fiorite di gerani, panorami e vista mare mozzafiato. E ancora: chiese e opere d’arte di una bellezza unica. Poco oltre l’antico palazzo priorale, S. Agostino che conserva un pregevole polittico di Vittore Crivelli, la chiesa di S.Maria a Mare, all’esterno un ampio belvedere che consente all’occhio di spaziare lungo le rive sabbiose, dominando l’abitato di Porto San Giorgio, il moderno porto turistico e l’antico Santuario di Santa Maria a Mare, sin dal medioevo importante centro devozionale di grande richiamo. Torre di Palme, gioiello naturale nel territorio del Comune di Fermo (900 abitanti circa, la popolazione complessiva di Fermo sfiora i 40 mila abitanti) ha aspettato ma ha da sempre connaturate le carte in regole per poter essere considerato uno dei borghi più belli d’Italia e così l’omonimo club nazionale ne ha ufficialmente sancito l’ingresso, insieme ai 22 borghi marchigiani che ne fanno già parte. Una buona notizia per la promozione turistica della città di Fermo anche in considerazione del fatto che il 2017 sarà proprio l’anno del turismo dei borghi e Torre di Palme avrà così un suo “trampolino di lancio”.

Per il prossimo anno saranno organizzate in città e nel borgo iniziative ad hoc, insieme alla consegna ufficiale della bandiera del Club. “E’ un onore per la città aver avuto questa gratificazione – ha detto il Sindaco Paolo Calcinaro – ma soprattutto la considerazione per un sito incantevole e invidiato da tutti, Torre di Palme merita di avere una maggiore visibilità e con questo riconoscimento si avvalora il lavora che stiamo portando avanti”. “Torre di Palme ha da sempre le condizioni oggettive per far parte di questa associazione che considero una fattiva ed efficace rete di promozione delle bellezze turistiche e culturali dell’Italia. Un’azione compresa nella nostra volontà di rilanciare la promozione turistica dopo i recenti sismi. Siamo pronti per collaborare, raccordarci e coorganizzare eventi di promozione per Torre di Palme” – ha aggiunto l’assessore al turismo Francesco Trasatti. “Nell’ottica della valorizzazione della città di Fermo in tutto il suo territorio, Torre di Palme riveste un ruolo importante, una bellissima cartolina della città che ne veicola l’immagine, sapendo coniugare storia, arte, natura, cultura” – ha detto l’assessore al commercio Mauro Torresi. Nel contesto del caratteristico borgo di Torre di Palme si inserisce, infatti, anche la passeggiata al Bosco del Cugnolo, un breve e facile percorso di 2 km che si svolge lungo un tratto di duna fossile, a poche centinaia di metri dal mare, attraverso un piccolo boschetto che rappresenta uno dei pochi lembi residui di vegetazione mediterranea del litorale marchigiano ed ha un eccezionale valore botanico morfologico. Una passeggiata resa ancor più affascinante, suggestiva e misteriosa per la locale vicenda della “Grotta degli amanti“ tra storia e leggenda, che è stata recuperata all’oblio grazie al Comune di Fermo che, in collaborazione con la locale Sezione del C.A.I e ad alcuni volontari della zona, ha fatto ripulire ed attrezzare il sentiero, rendendolo nuovamente fruibile.

La somma di tutte queste caratteristiche ha spinto il direttivo del Club a livello nazionale a inserire Torre di Palme nel novero dei luoghi italiani da ammirare. A confermarlo il Presidente nazionale Fiorello Primi (che ha frequentato l’Itis Montani a metà degli anni ’60). “Dopo 15 anni dalla nostra costituzione come Club siamo riusciti a far capire al mondo della politica che l’Italia è fatta di piccoli grandi gioielli – ha detto in sede di presentazione – lavoriamo in accordo con l’Ente Nazionale Turismo, con Eataly e dopo i recenti sismi abbiamo proposto a chi di dovere di far sì che nelle zone rosse i cantieri non siano chiusi ma aperti, per quanto possibile, per far vedere come avviene la ricostruzione”. A fare da trait d’union con l’associazione nazionale, Amato Mercuri, coordinatore regionale del Club che ne ha ricordato anche l’impegno per valorizzare i centri marchigiani recentemente colpiti dai terremoti e i continui contatti con l’istituzione Regione per collaborazioni future. Nel marzo del 2001 nasceva il club de I Borghi più Belli d´Italia su impulso della Consulta del Turismo della Associazione dei Comuni Italiani (ANCI).

Questa iniziativa è sorta dall´esigenza di valorizzare il grande patrimonio di Storia, Arte, Cultura, Ambiente e Tradizioni presente nei piccoli centri italiani che sono, per la grande parte, emarginati dai flussi dei visitatori e dei turisti. Sono infatti centinaia i piccoli borghi d´Italia che rischiano lo spopolamento ed il conseguente degrado a causa di una situazione di marginalità rispetto agli interessi economici che gravitano intorno al movimento turistico e commerciale. […] Per questo il nostro Club, che non è stato creato per effettuare una mera operazione di promozione turistica integrata, si prefigge di garantire attraverso la tutela, il recupero e la valorizzazione, il mantenimento di un patrimonio di monumenti e di memorie che altrimenti andrebbe irrimediabilmente perduto. [...] Non proponiamo dei Paradisi in Terra ma vogliamo che le sempre più numerose persone che ritornano a vivere nei piccoli centri storici e i visitatori che sono interessati a conoscerli possano trovare quelle atmosfere quegli odori e quei sapori che fanno diventare la tipicità un modello di vita che vale la pena di "gustare" con tutti i sensi.

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