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Torneo Cavalleresco da sold out, mai così tanti spettatori a Servigliano per il corteo storico

SERVIGLIANO - Corteo storico da favola, tribune gremite e presenze record. “Sembrava di vivere in un film”, il commento di alcuni turisti milanesi. Prima della Giostra dell’anello, il Torneo Cavalleresco ha offerto la parte storica della manifestazione: Servigliano si è calato nel 1450. Duecento figuranti, cura maniacale del cerimoniale, ritmo senza soste: due ore che hanno incantato i presenti. Ottimo il lavoro del regista Gianluca Viozzi e dei rioni. Fari puntati sulle dame, le figure principali del corteo. Qualità e grande lavoro delle sartorie rionali nel riproporre abiti ispirati ai dipinti dei maestri del Quattrocento.

La dama del Palio, Rebecca Balducci, ha indossato un abito a tinte bianco e oro, impreziosito da coroncina e perle. Molto curata anche l’acconciatura. Per la dama di San Marco, Alessia Levantesi, è stato scelto un mantello rosso che ha dato nobiltà e spessore alla prima donna del rione che rappresenta la municipalità. Lunghi applausi per Rebecca e Alessia. Porta Navarra ha tratto ispirazione dal polittico di Carlo Crivelli, conservato a Montefiore dell’Aso, per la dama Barbara Capparelli: abito realizzato in velluti e canvas di seta a vari colori, con ampio mantello a giro rosso rubino. Parte superiore della veste ricamata a rilievo con filati oro. La dama di Porta Santo Spirito, Chiara Bartucci, ha indossato un abito ispirato al dipinto “La Madonna della Quaglia” del Pisanello, conservato nel museo di Castelvecchio a Verona. Realizzato in prezioso damascato di velluto rosso e oro, è impreziosito da una scollatura ricamata a mano, in filo d’oro e pietre. Antonella Girardi, prima donna di Porta Marina, ha indossato un abito ispirato al dipinto di Vittore Crivelli “Madonna con bambino e due angeli”: si compone di una veste di sotto nei colori del verde e del ruggine, e di una veste di sopra d’oro broccata ricamata interamente a mano. Per la dama Sofia Morichetti, Paese Vecchio ha scelto un abito tratto dal ciclo di affreschi della bottega degli Zavattari nella Cappella del Duomo di Monza intitolata alla regina lomgbarda Teodolinda che costituisce l’esemplare più esteso di serie pittorica italianain in stile gotico. Veste di sotto in velluto nero e giornea in velluto di colore naturale con ricami oro.

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