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Si disegna la Tre Archi del futuro

FERMO - Forse ci siamo. Dopo anni in stato di semi abbandono, si prospetta un nuovo futuro per il popoloso quartiere di Lido Tre Archi. Il Comune di Fermo ha partecipato ad un bando nazionale promosso dal Consiglio dei Ministri per la riqualificazione delle aree degradate in Italia. Il progetto fermano, sviluppato dall’architetto Giovanna Paci e dall’ingegnere Andrea Paci, ha riguardato appunto Lido Tre Archi ed è stato ammesso a finanziamento per oltre otto milioni di euro. “Una cifra ragguardevole – fa notare il sindaco Paolo Calcinaro – che ora ci dovrà essere assegnata in tempi brevi per poter iniziare i lavori. Il Governo si gioca tanto in termini di credibilità con questa iniziativa. Riqualificare le periferie del nostro Paese è fondamentale e sul tavolo ci sono due miliardi e cinquecento milioni di euro che dovranno essere ora distribuiti ai tanti progetti che sono stati ammessi. Noi siamo tra questi e aspettiamo un intervento concreto”.

Veniamo al progetto: un elaborato complesso che esalta le potenzialità del quartiere, con le sue caratteristiche, i punti di forza e di debolezza, le esigenze. “Tre Archi – spiega l’architetto Paci – ha una popolazione composta da 44 etnie, con tanti giovani. L’isolamento è storico ed è peggiorato nel tempo, vuoi per le caratteristiche geografiche, vuoi per i problemi di delinquenza. Chi risente di più di questo clima sono i giovani, soprattutto non motorizzati che soffrono la mancanza di scolarizzazione, il degrado urbano, e le donne che spesso vengono emarginate. L’obiettivo del nostro progetto è di dare nuovi servizi e di rifunzionalizzare l’esistente, puntando molto su sport e centri di aggregazione, di ascolto e di mediazione socio culturale e socio sanitario. Fondamentale è anche il ruolo dell’illuminazione pubblica che andrà potenziata per garantire la vivibilità e la sicurezza".

"Nello specifico - continua - agiremo soprattutto nel nucleo centrale di Tre Archi, dove attualmente insistono due campetti da calcio a 5, una pista da pattinaggio e un piccolo centro sociale. L’idea di è creare spazi polivalenti e flessibili per assecondare varie esigenze. Quindi riadatteremo gli spazi esistenti, li miglioreremo puntando sull’accessibilità, e li integreremo con una palestra in cui verranno insegnate arti marziali, molto utili per i giovani, soprattutto in situazioni di tensione ed emarginazione sociale come questa. Nella stessa zona apriremo uno sportello d’informazione socio sanitaria, un’area fitness all’aperto fruibile da tutti, una struttura per l’arrampicata sportiva. Il tutto connesso con il lungomare, che verrà riqualificato, e con il viale centrale. Altre cose da fare: adibire una spiaggia attrezzata per disabili (un unicum nel territorio) che crei richiamo e attrazione, migliorare il verde pubblico, lavorare sul viale centrale che attraversa tutto il quartiere, andando a realizzare uno spazio di aggregazione nuovo: la Piazza dei Popoli che riassuma un’idea di integrazione tra le varie comunità presenti. Le parole d’ordine saranno permeabilità e invito alla fruizione”.

“Da quando arriveranno i soldi, la tempistica per la realizzazione dei lavori è di circa 30 mesi”, conclude l’ing. Andrea Paci. Tempi serrati, quindi, tra l’altro stabiliti dal Governo, per dare finalmente un nuovo volto a Lido Tre Archi con gli obiettivi di un ritorno economico e di un riscatto sociale ormai imprescindibili per questa zona.

Alessandro Sabbatini

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