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Regione, piano triennale delle opere pubbliche: botta e risposta tra Putzu, Marinangeli e Cesetti

Putzu e Marinangeli

FERMANO – “Oltre 6milioni di euro per 5 opere pubbliche che contribuiranno a rafforzare il territorio della Provincia di Fermo. Progetti concreti con i quali mettiamo a terra risorse importanti”. Questo il commento del consigliere del gruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Andrea Putzu, presidente della II Commissione Permanente, e del consigliere regionale della Lega Marco Marinangeli, a seguito dell’approvazione del Programma triennale dei lavori pubblici, da parte del Consiglio regionale.

“Gli oltre 14 milioni di euro del Programma sono distribuiti tra interventi che riguardano l’edilizia sanitaria, interventi su fiumi e argini per ridurre il rischio idrogeologico, realizzazione di infrastrutture verdi e di mobilità dolce e riqualificazioni del patrimonio edilizio. La filosofia della Giunta di centrodestra, guidata dal Presidente Francesco Acquaroli che ringraziamo insieme all’assessore Francesco Baldelli e all’intero Esecutivo, è chiaramente guidata dal mettere a terra tutte le risorse disponibili, tra fondi comunitari, nazionali e regionali, migliorando la dotazione infrastrutturale della Regione e la difesa del territorio dal dissesto idrogeologico, sostenendo le imprese e i professionisti in una fase delicata grazie alle risorse impiegate”, concludono Andrea Putzu (FdI) e Marco Marinangeli (Lega).

Andando nello specifico, i lavori ricompresi nell’elenco sono: Ciclovia turistica del Tenna 3.300.000 euro; Manutenzione straordinaria difese spondali e alveo Fiume Tenna tratto fluviale in sx idrografica con opere di 3° categoria nel territorio del comune di Porto Sant’Elpidio 180mila euro; Manutenzione straordinaria difese spondali e alveo Fiume Tenna tratto fluviale in dx idrografica con opere di 3° categoria nel territorio del comune di Fermo 180mila euro; Salvaguardia del regime fluviale, difesa, rafforzamento e rinaturalizzazione degli argini, protezione delle spalle e dei ponti, creazione di piane esondabili (Flood zone), 1° stralcio funzionale, Torrente Ete Vivo 1.240.000 euro; Mitigazione del rischio idraulico del Torrente Ete Morto, 1° stralcio, 1.255.713,28.

Dall'opposizione dura è la critica del Consigliere regionale in quota PD Fabrizio Cesetti: “Generalmente il Piano Triennale dei Lavori pubblici approvato nel secondo anno della legislatura è centrale e strategico per la maggioranza che governa la Regione. Oggi, invece, il centrodestra marchigiano ha approvato il nulla. Sì, il nulla, perché la realizzazione di interventi per soli 9 milioni di euro nel 2021 e lo stanziamento di 49 milioni di euro per il 2022 su un bilancio di oltre 5 miliardi euro significa aver deliberato una pianificazione vuota, facendo perdere alle Marche una grande opportunità. A maggior ragione se la si compara a quella molto più corposa della precedente Amministrazione regionale”.

“La maggioranza - afferma Cesetti - non ha fatto altro che adempiere a un proprio dovere burocratico, dimenticando completamente la progettualità. Quella progettualità che si fonda sulle idee e, in particolare, sull’idea di futuro che caratterizza chi fa politica, non chi, come la giunta regionale, si limita a svolgere il compitino preparato dagli uffici tecnici. Di colpo sono scomparse non solo promesse elettorali, ma anche le roboanti dichiarazioni di intenti con cui l’assessore Baldelli, fin dall’inizio del suo mandato, ha fantasticato di opere faraoniche e strategiche per la nostra regione. E colpisce che quel poco che di buono c’è nell’atto approvato, sia quasi interamente attinto dalla pianificazione della precedente Amministrazione. Nient’altro, neppure un’intervento per risolvere i problemi denunciati dal ministro leghista Giorgetti durante la sua ultima visita nelle Marche”.

“Il caso del fermano - conclude Cesetti - è emblematico. Il centrodestra non ha messo un solo euro per le infrastrutture di questo territorio e le uniche due opere pubbliche, peraltro prossime a essere ultimate, riguardano gli ospedali di Fermo e Amandola, finanziate da me in qualità di assessore al Bilancio della giunta Ceriscioli, rispettivamente con 110 e 20 milioni di euro. Anche le restanti opere annunciate come le ciclovie, le scogliere, la viabilità di adduzione sono state programmate e finanziate dalla precedente Amministrazione regionale. Credo che chiunque sia intellettualmente onesto può cogliere le profonde differenze tra il prima e il dopo”.

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