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Quale futuro per la ex stazione di Amandola? Gli studenti del Mattei presentano le loro idee

L'ex stazione di Amandola

AMANDOLA - Un momento pubblico di condivisione, dove i ragazzi e le ragazze di due classi dell’Istituto Mattei potranno presentare i progetti da loro ideati per la ristrutturazione dell’ex stazione di Amandola elaborati nel corso di un laboratorio che si è tenuto lo scorso anno scolastico. Il percorso didattico nasce nell’ambito di “Resiliamoci”, progetto selezionato da Con i Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, iniziativa “Aree Terremotate 2017”. L’appuntamento è previsto domenica 19 settembre ad Amandola, in piazza Risorgimento, tra le 16 e le 19 con il titolo di “Resiliamoci in festa 2”. Durante l’incontro, inoltre, i rappresentati dell’associazione La Fenice presenteranno le numerose iniziative realizzate grazie ai corsi per ragazzi attivati con Resiliamoci, di canto, fumetto, teatro, musica e altro, che hanno coinvolto numerosi minori negli ultimi tre anni di attività laboratoriali.

I ragazzi sono stati messi di fronte alla domanda ‘Come immagini la ex stazione di Amandola tra 5 anni?’. Ne è nato un concorso di idee, stimolato da domande come: cosa può essere utile alla nostra comunità? Quale è l’esigenza più sentita da noi giovani amandolesi? Un laboratorio didattico dopo l’altro, gli studenti hanno elaborato il loro sogno in questa simulazione: realizzare nella storica ex stazione un Centro ricreativo giovanile, dove incontrarsi e organizzare le proprie iniziative e al secondo piano un Museo Storico Documentario Territoriale tecnologicamente avanzato. A questo punto, spiega la professoressa Laurenzi, il percorso ha affrontato nuovi punti, questa volta più tecnici ed operativi: come possiamo realizzare il progetto? Sabato, i risultati del loro laboratorio.

L’incontro in piazza era già previsto a fine agosto ma è stato rimandato per maltempo. Rappresenta il momento conclusivo delle attività di Resiliamoci nella provincia di Fermo, progetto che a livello regionale ha permesso un supporto educativo costante e continuato a circa 500 ragazzi e ha coinvolto con le proprie iniziative più di 1500 bambini e adolescenti. La mobilitazione ha avuto l’obiettivo di contrastare il pericolo della povertà educativa, così reale in un’area dove la comunità è stata messa a durissima prova prima dal terremoto del 2016, poi dallo spopolamento e quindi dal Covid. Gli interventi di Resiliamoci hanno preso forma attraverso un vasto e multiforme calendario di attività, reso possibile dalla rete dei 39 partner di progetto. Laboratori didattici, campi estivi, incontri, attività di doposcuola e di supporto educativo domiciliare sono alcune delle iniziative promosse negli ultimi tre anni e mezzo. A esse si sono affiancati sportelli e consultori per la famiglia, incontri di formazione e laboratori pedagogici per genitori ed educatori, grazie ad attività in presenza, anche rimodulate a distanza con il manifestarsi delle fasi più acute della pandemia.

Il gruppo di coordinamento è stato formato dalla capofila di progetto, OPERA onlus, insieme a COOSS Marche Onlus e CSV Marche, realtà che hanno prestato il loro lavoro di amministrazione delle risorse, supporto alle associazioni, comunicazione, monitoraggio, fra cooperative, associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, scuole, comuni e Ats delle province di Macerata, Fermo e Ancona.

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