PORTO SANT'ELPIDIO - Nell’ambito della lotta al crimine internazionale, la cooperazione tra le forze di polizia di diversi paesi rappresenta un pilastro fondamentale per garantire l’efficacia delle operazioni di ricerca e cattura dei latitanti. La natura transnazionale di molte attività criminali, che spaziano dal traffico di droga e armi al riciclaggio di denaro e alla criminalità organizzata, rende impraticabile e inefficace un’azione isolata da parte di singoli Stati. Per questo motivo, la collaborazione internazionale si rivela essenziale nel condividere informazioni, coordinare operazioni e sfruttare le risorse di ogni paese al fine di localizzare e assicurare alla giustizia i soggetti ricercati. In tale contesto il Comando provinciale di Fermo ha da tempo intrapreso un’azione incisiva sfruttando appieno le possibilità offerte dalla cooperazione internazionale di polizia, elemento chiave nella lotta contro il crimine globale e nel garantire la sicurezza. Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento - indagini preliminari - fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che nei giorni scorsi a Porto Sant’Elpidio i militari del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Fermo, congiuntamente a quelli della locale Stazione Carabinieri, hanno tratto in arresto un 40enne di origini romene, in esecuzione di un mandato d'arresto europeo emesso nel mese di agosto dall’Autorità giudiziaria romena, del Tribunale di Braila (Romania). L’arresto è stato possibile grazie alla sinergica e accurata attività info-investigativa condotta dai Carabinieri dei suddetti reparti, impegnati da mesi in accurate indagini che hanno consentito di localizzare il latitante. Il 40enne, condannato per il reato di sfruttamento della prostituzione, commesso in Porto Sant’Elpidio (FM) negli anni 2016 – 2017, dovrà espiare una pena residua di 4 anni e 10 giorni di reclusione. Rientrato in Italia dopo una lunga permanenza all’estero, l’uomo è stato rintracciato mentre si trovava ospite presso l’abitazione di alcuni familiari. L'arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale Fermo in attesa delle procedure di consegna alle autorità romene.